La decisione è ormai presa: il 25 febbraio il parroco di Paterno, don Patrizio Ciccone, dopo quasi 2 anni di sacerdozio nella parrocchia di san Sebastiano Martire, sarà trasferito nella parrocchia dei Santi Pietro e Paolo a Pescasseroli. A suscitare la delusione e l’amarezza dei fedeli paternesi è stato l’avvicendarsi, ancora una volta nel giro di pochi anni, di un’altra guida pastorale, senza dar modo alla comunità di avere una stabilità duratura.
Don Patrizio è subentrato in piena emergenza Covid-19, dunque le sue possibilità di vivere a pieno la parrocchia e di farsi conoscere sono state messe a dura prova, ma nonostante ciò il suo impegno è stato apprezzato e tutti si sono affezionati al giovane parroco, soprattutto ragazzi e bambini.
Sono proprio loro che ieri mattina alle 11, nel corso di un sit in pacifico di fronte la chiesa di Paterno, hanno voluto far sentire la propria voce e hanno espresso tutta la loro delusione, racchiusa in una frase, semplice ma incisiva, scritta su uno striscione: “Don Patrizio non si tocca!”.
Chi risulterà più danneggiato da questa decisione sono proprio loro, i giovani, ma soprattutto i più piccoli, che frequentano il catechismo e che si stanno avvicinando piano piano alla Chiesa, e dunque proprio per questo hanno bisogno di una guida che sappia accoglierli e incoraggiarli.
Il messaggio lanciato dal popolo paternese è chiaro: serve una figura che permanga nel tempo e che possa rappresentare un punto di riferimento per i fedeli, così che la comunità ritrovi l’unità e la coesione, duramente colpite da questi eventi.