Avezzano – E’ fissata per il 30 ottobre, al tribunale dell’Aquila, l’udienza preliminare del processo a carico di 19 persone, per lo più di origine marocchina, accusate del reato di associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti o psicotrope e detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti. L’inchiesta, avviata nel 2016, contava inizialmente 33 indagati.
Secondo l’accusa, la droga veniva nascosta in barattoli di vetro e poi veniva sotterrata nel Fucino. Lo spaccio avveniva nei territori di Avezzano, Celano, Scurcola Marsicana, L’Aquila, Milano e Teramo ed il giro d’affari era di circa mezzo milione di euro l’anno.
Un ruolo apicale all’interno del sodalizio era assunto da Youssef Bya e la coniuge, marsicana.

Loro detenevano poteri direttivi, organizzativi e decisionali in riferimento alla scelta dei fornitori, degli acquirenti e delle modalità di spaccio. Si occupavano, inoltre, di stabilire i prezzi della sostanza stupefacente e organizzavano il trasporto per lo spaccio nel territorio.
Le indagini sono state coordinate dai sostituti procuratori dell’Aquila, Fabio Picuti, e di Avezzano, Lara Seccacini.
Il collegio difensivo è composto dagli avvocati Mario Del Pretaro, Luca e Pasquale Motta, Roberto Verdecchia, Mauro Ceci, Lorenzo Ciccarelli, Francesco Olivieri, Romolo Longo, Ester Cornacchia e Alessandro Rosa.