Avezzano – La ricorrenza del 2 Giugno che coincide con la proclamazione della Repubblica Italiana è stata festeggiata ad Avezzano in due fasi distinte.
La prima cerimonia si è svolta in Piazza Matteotti davanti al Monumento ai Marinai, con al deposizione di una corona d’alloro alla presenza di autorità civili e militari, delle Associazioni d’Arma, di Volontariato e di semplici cittadini; successivamente il corteo ha percorso le vie cittadine per portarsi davanti al Monumento ai caduti di tutte le guerre. Qui è stata deposta un’altra corona d’alloro e sono intervenuti il presidente dell’Assoarma Floriano Maddalena e il sindaco di Avezzano, Giovanni Di Pangrazio.
Quest’ultimo ha messo in risalto i valori della libertà, della democrazia, della ricostruzione e del rimo voto a suffragio universale. Dati storici che hanno dato inizio all’Italia repubblicana.
“La ricorrenza del 2 giugno ha segnato l’inizio del processo democratico – ha dichiarato il sindaco Di Pangrazio – che ha portato alla nascita della Repubblica e della Costituzione italiana. Ha sancito anche il diritto per le donne di esprimere liberamente il loro voto e di esercitare il proprio orientamento politico.
“Una data storica – ha ribadito il sindaco – che ha reso l’Italia libera e indipendente, che ha permesso al nostro Paese di risorgere, di crescere e di svilupparsi”.
Poi Di Pangrazio ha preso spunto dalla presenza delle donne assessore, Daniela Stati e Alessandra Cerone, e della consigliera provinciale Felicia Mazzocchi, per rilevare come in ambito locale e territoriale vi siano figure femminili ben rappresentate, seppure in schieramenti differenti.
Ha inoltre constatato come in occasioni ufficiali e in ricorrenze importanti come quella del 2 Giugno: “Vi siano unità di intenti e di partecipazione tra gli opposti schieramenti. Perché si tratta di avvenimenti sentiti e condivisi che vanno oltre gli steccati di appartenenza politica, mentre mi sento di biasimare chi invece si nasconde dietro le colonne, pronto a criticare e ad ostacolare l’operato del sindaco e dell’amministrazione comunale”.
Foto di Antonio Oddi