Tagliacozzo – Non è ancora terminata l’opera di recupero storico, letterario e sociale di personaggi noti e meno famosi e di accadimenti che Gaetano Blasetti sta portando avanti con impegno costante su Tagliacozzo, città innalzata a stella cometa del suo cammino di scrittore.
Nato e vissuto a Tagliacozzo, Blasetti si è posto l’obiettivo di riepilogare la storia del suo paese, anzi della sua Città come da decreto del presidente Oscar Luigi Scalfaro, in più volumi sino a farne un programma della sua vita di scrittore.
L’ultimo libro in ordine cronologico (in libreria e nelle edicole della Marsica) sin dal titolo «Tagliacozzo. Fatti, personaggi, frammenti di vita fra cronaca e storia» edito da UniversItalia fa capire come ancora ci sia la necessità di recuperare persone e avvenimenti che hanno segnato la storia di Tagliacozzo. Il libro è stato presentato sabato 7 agosto a Palazzo Ducale dai professori Franco Salvatori ed Emanuele Nicolini.
Perché tanta ostinazione che si trasforma in passione per gli accadimenti piccoli o grandi di Tagliacozzo? «Lo faccio perché ho un amore sviscerato per questa città dove sono nato – ci risponde con pacatezza Blasetti – e andare alla ricerca di fatti e personaggi del passato che interessano Tagliacozzo è un imperativo categorico, un obbligo morale»
La storia di una città che oggi, grazie anche alla oculata gestione della cosa pubblica da parte del giovane Sindaco Vincenzo Giovagnorio, sembra ripercorrere gli antichi fasti del Ducato del Medioevo e Rinascimento attraverso l’opera degli Orsini prima, dei Colonna poi.
Più che un amarcord felliniano è l’imperativo di un uomo che sussurra a Tagliacozzo.
Lei ha attraversato la seconda metà del Novecento e questi primi decenni del Duemila: cosa ha rappresentato e rappresenta Tagliacozzo nella Marsica e oltre? «Oggi Tagliacozzo si pone come centro culturale di primissimo ordine nella Marsica e non solo, anche facendo riferimento al Festival Internazionale di Mezza Estate. Questa prerogativa di Tagliacozzo è importantissima per un richiamo di carattere turistico che la città ha nel proprio dna».
La sua produzione libraria si è arricchita negli ultimi anni: quale lo scopo di questa intensa produzione? «Ho come maestro Giuseppe Gattinara, il sacerdote che ha scritto una Storia di Tagliacozzo che ha fatto scuola, anche se in alcune parti ci sono delle lacune che cerco di colmare con queste mie ricerche.
E proprio con il ricordo del sacerdote scrittore, nato a Tagliacozzo il 31 agosto 1824 da Raffaele e Giustina Rubeo e deceduto il 13 ottobre 1898, si apre il libro per riportare in superficie l’opera meritoria del sacerdote sulla città e trasmetterla alle nuove generazioni anche attraverso i libri di Blasetti. Per concludere il racconto dei numerosi decenni tagliacozzani tracciando un ritratto dell’avvocato Antonio Luigi Paoluzi dopo l’8 settembre 1943 e soprattutto il riconoscimento da parte del Comitato di Liberazione Nazionale del ruolo di antifascista svolto da Paoluzi sino alla fine della guerra allorquando viene indicato dal Cln come Sindaco del paese. Pagine di storia di gente che si è sacrificata per il proprio paese.
E’ un avvicendarsi di persone e descrizioni artistiche della città come “La chiesa dei santi Cosma e Damiano e il convento delle benedettine”, passando per “La chiesa e il convento di Santa Maria delle Grazie in Tagliacozzo e San Camillo De Lellis”, “La piazza dell’Obelisco”, “Il Pilozzo”, “Le confraternite e le processioni”, “I carnavalitti”, “L’artigianato a Tagliacozzo”, per concludere il libro con una sezione di Aneddoti, che è un po’ la storia di gente comune, che riceve gratitudine dall’autore per la loro vita semplice, fatta di cose semplici ma di immenso valore morale e culturale.