Abruzzo – Tutto l’Abruzzo è sotto shock per la tragica scomparsa di Fabiana Piccioni, 47 anni, il cui corpo ieri è stato ritrovato carbonizzato nelle campagne circostanti la città di Giulianova. La notizia, che è assurta anche nella cronaca nazionale, ha destato profondo dolore e sgomento in città, dove Fabiana era conosciuta e stimata.

Fabiana era scomparsa da giovedì scorso, quando si era allontanata dalla sua abitazione senza fare ritorno. I genitori, preoccupati per l’insolita assenza, avevano subito denunciato la scomparsa ai Carabinieri, che avevano avviato le indagini. Il ritrovamento del corpo, avvenuto grazie a dei cacciatori, ha posto fine ai giorni di ansia, ma ha aperto un capitolo ancor più doloroso per la famiglia e non solo.

Il corpo di Fabiana è stato identificato grazie a un tatuaggio sull’avambraccio, riconosciuto dal fratello. Le condizioni in cui è stato trovato hanno indotto la Procura ad avviare approfondite indagini, ipotizzando anche la possibilità di un femminicidio. La scientifica ha posto l’intera area sotto sequestro per raccogliere tracce utili all’inchiesta.

L’autopsia, affidata al medico legale Antonio Tombolini, potrebbe rivelare dettagli cruciali per comprendere le cause della morte. Tra le ipotesi al vaglio, vi è quella che le fiamme siano state appiccate a decesso avvenuto, forse per eliminare prove compromettenti. Tuttavia, sarà necessario attendere l’esame autoptico per avere risposte definitive.

La notizia ha suscitato grande emozione sui social network, dove in molti hanno espresso vicinanza alla famiglia e condannato l’eventuale violenza che potrebbe aver causato la morte di Fabiana. “Quante altre Fabiana dovremo piangere?”, ha scritto un utente, sottolineando il dramma dei femminicidi in Italia. Un altro ha aggiunto: “Non possiamo più restare in silenzio: basta con questi orrori”.

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