Il mondo del calcio, e dello sport più in generale, apprende in questi minuti la terribile notizia della morte, a soli 53 anni, di Siniša Mihajlović. Lottava da alcuni anni contro una grave forma di leucemia che lo ha lentamente condotto alla morte. Mihajlović aveva giocato, nel corso della sua carriera, in numerose squadre: Vojvodina, Stella Rossa, Roma, Sampdoria, Lazio e Inter. Ha appassionato e conquistato il cuore di tanti tifosi.
La carriera di allenatore è iniziata nel 2008 a Bologna. Negli anni successivi Siniša Mihajlović ha allenato Catania, Fiorentina, Sampdoria, Milan, Torino, Sporting Lisbona per poi tornare di nuovo a Bologna, fino allo scorso settembre quando è stato costretto a lasciare definitivamente proprio per via delle condizioni di salute.
Sinisa Mihajlovic aveva un legame forte con la Marsica. Possedeva, infatti, una casa a Petrella Liri e qui, ogni estate, trascorreva le vacanze. La moglie Arianna è, inoltre, vicepresidente della locale Pro Loco. L’associazione di volontariato si stringe attorno alla famiglia per la grave perdita.
Il comunicato della famiglia: “La moglie Arianna, con i figli Viktorija, Virginia, Miroslav, Dusan e Nikolas, la nipotina Violante, la mamma Vikyorija e il fratello Drazen, nel dolore comunicano la morte ingiusta e prematura del marito, padre, figlio e fratello esemplare, Siniša Mihajlović. Uomo unico professionista straordinario, disponibile e buono con tutti.
Coraggiosamente ha lottato contro una orribile malattia. Ringraziamo i medici e le infermiere che lo hanno seguito in questi anni, con amore e rispetto, in particolare la dottoressa Francesca Bonifazi, il dottor Antonio Curti, il Prof. Alessandro Rambaldi, e il Dott. Luca Marchetti. Sinisa resterà sempre con noi. Vivo con tutto l’amore che ci ha regalato“.