Effetti fase due Covid-19, la pista ciclabile di Avezzano prende nuova vita

Avezzano – L’inizio della Fase 2 è iniziata già da diversi giorni e in tutta Italia sono triplicati gli spostamenti in bicicletta, considerata dall’Oms il mezzo di trasporto più adatto dopo l’isolamento. La bicicletta, infatti, permette di garantire il distanziamento sociale, l’alleggerimento del traffico e contribuisce alla salute individuale e collettiva.

Anche la pista ciclabile di Avezzano sembra prendere nuova vita. A tal proposito è intervenuto un noto ingegnere di Avezzano, Roberto Di Bastiano.

Qualche cosa di buono questo malefico coronavirus la potrebbe lasciare nella nostra Città (e in generale nei centri urbani); infatti ho notato che l’utilizzo delle biciclette, da quando è iniziata la fase 2 del covid-19, è molto aumentato. Si vedono tanti bambini con le biciclettine assieme ai genitori e questo, dal mio punto di vista, sembra una buona cosa. Si nota effettivamente una riduzione del traffico veicolare sostituito dall’utilizzo della bicicletta. Le piste ciclabili appaiono ben più “trafficate”.

Nella sua riflessione pone l’attenzione a delle semplice regole che i pedoni e i ciclisti dovrebbero rispettare.

I ciclisti e i pedoni però dovrebbero mutuamente rispettare delle regole imposte. Ai pedoni è richiesto di non camminare lungo le piste ciclabili né occuparle per chiacchierare tra loro. I pedoni devono stare sui marciapiedi a loro destinati. Ai ciclisti va viceversa ricordato che il codice della strada, laddove sia presente una pista ciclabile, ne impone loro l’utilizzo anche a quelli, più spavaldi, che vanno con le bici da corsa. L’unico motivo valido che avrebbero i ciclisti per non percorrere una pista ciclabile è che la stessa sia “ciclopedonale” ovvero utilizzabile contemporaneamente da ciclisti e pedoni. Quelle realizzate in Avezzano sono però tutte piste ciclabili quindi ad uso esclusivo (ed obbligato) dei ciclisti!”.

Nel decreto Rilancio sono state previste delle misure per la mobilità sostenibile. In particolare è riconosciuto un bonus per l’acquisto di biciclette, segway, hoverboard, monopattini e monowheel ai residenti maggiorenni nei capoluoghi di regione, nelle città metropolitane, nei capoluoghi di provincia o nei comuni con popolazione superiore a 50mila abitanti.

Di Bastiano continua il suo commento con riguardo proprio alle disposizioni del decreto Rilancio “voglio terminare queste considerazioni corona-ciclistiche dicendo che, purtroppo, sembra confermato che il cosiddetto Decreto Rilancio, che prevede degli incentivi per l’acquisto di biciclette, sia destinato solo ai comuni con più di cinquantamila abitanti, per cui Avezzano ne è escluso (aspettiamo comunque il testo definitivo e il decreto attuativo, seppur con scarse speranze di modifica). Questo limite del “bonus bici” che ci penalizza dispiace! Infatti l’incentivo concesso è consistente e coprirebbe fino al 60% del costo del mezzo (salvo modifiche)! Questo vuol dire che una bici (anche assistita) del valore mettiamo di 1000 euro potrebbe acquistarsi con soli 400 euro (e non è poco).”

Infine conclude ricordando quanto la città di Avezzano abbia una grande vocazione ciclistica dovuta, forse, anche al successo a livello internazionale di Vito Taccone nella fotografia un’immagine di via Corradini negli anni ’60 che fa capire che Avezzano la “vocazione ciclistica” l’ha sempre avuta (quelli della foto sono probabilmente gli anni di Vito Taccone!). Colpisce il numero delle biciclette parcheggiate lungo il marciapiede di fronte alla Piazza, con i “ciclisti” delle estati di allora che cercano il fresco sotto agli alberi. (la foto originale è in bianco e nero, ho cercato io di renderla più nitida e l’ho colorata).

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