Cappadocia. In attesa del voto delle amministrative del 2017, i candidati sindaci marsicani si presentano. E ognuno lo fa a modo suo.
Claudio Massotti, candidato sindaco al Comune di Cappadocia annuncia così la sua candidatura.
Quella che vedete è una foto di tanti anni fa, fra questi bambini ci sono anche io e sono voluto partire proprio da qui per illustrare le mie radici da cui derivano le motivazioni che mi spingono ad affrontare la candidatura a sindaco per il comune di Cappadocia.
In generale mi considero una persona fortunata nella vita, la famiglia e il lavoro sono state prodighe di soddisfazioni, posso dire senza falsa modestia di aver raggiunto traguardi professionali importanti e di essere circondato dagli affetti dei miei parenti e amici.
Ho fatto per tanti anni il dirigente d’azienda in un settore, quello della ICT (Information Comunication Tecnology) collaborando con le più prestigiose multinazionali del settore (Digital Siemens, Oracle, Google ecc.) . Gestendo direttamente numerosi gruppi di collaboratori e Budget da diverse decine di milioni di Euro.
Oggi ho ridotto un po’ tutti questi impegni ed ho accettato la proposta di alcuni cittadini di Cappadocia a candidarmi al ruolo di sindaco. La logica che sottostà a questo gesto, però, non è legata a alcun interesse personale, anche di sola vanità o egocentrismo, ma un puro senso del dovere e all’amore per quel territorio di cui vi parlavo all’inizio.
Per parlare dei miei propositi (programma elettorale) nell’affrontare quest’impegno potrei fare un lungo elenco, Ambiente, Turismo, Nettezza Urbana, Decoro ecc ecc come fanno tutti, oppure potrei cavalcare l’opportunità del momento come l’episodio appena accaduto, relativo alla riapertura della Farmacia Comunale; dove nel tentativo di assicurarsi la paternità di un atto dovuto, la riapertura della farmacia!
Si è scatenato un putiferio mediatico, dichiarazioni, comunicati stampa insomma non ci siamo fatti mancare niente è stato solo trascurato che, un ex consigliere Luigi D’innocenzo, oggi fortunatamente nella mia lista, già il 26 di ottobre faceva, mentre tutti eravamo in tutt’altre faccende affaccendati, l’unica cosa che ha senso in queste circostanze, ovvero inviava un sollecito, regolarmente protocollato al commissario prefettizio attualmente in carica a Cappadocia,per invitarlo ad avviare le pratiche per la gara di riassegnazione della farmacia ad un nuovo professionista.
Insomma come direbbe qualcuno “tanto rumore per nulla” pura propaganda elettorale! Per tornare al primo punto invece, del mio programma elettorale, vorrei parlare a coloro che vorranno riservarmi la loro preferenza, d’amore. Avete capito bene d’amore! Mettersi al servizio di un territorio, della gente che lo popola, delle valli che lo compongono, dei fiumi che lo rendono fertile, senza amore non è possibile!
E’ sempre d’amore che si parla quando per ritrovare le motivazioni a prenderci sulle spalle il nostro comune vogliamo creare occasioni di lavoro, di benessere diffuso e pacificazione sociale. Voglio prendere le distanze da ogni forma di “solidarietà pelosa” basata sulla capacità di trovare scorciatoie per ottenere questo o quel finanziamento questo o quel favore per riconoscenza o per piacere.
Siamo un Territorio: Cappadocia, Verrecchie, Petrella e Camporotondo di gente fiera che nel rispetto dei propri doveri, ama chiedere ed ottenere dalle autorità preposte per diritto e non per piacere.
Erediteremo un comune con tante potenziali opportunità ma anche con tanti problemi indotti da anni di divisioni e lotte fra le fazioni, famiglie e gruppi di potere. Mi vengono in mente i Promessi Sposi al cap. III dove i capponi che Renzo portava ad Azzeccagrbugli (….intanto s’ingegnavano a beccarsi l’una con l’altra, come accade troppo sovente tra compagni di sventura).
Invece la complessità delle problematiche anche di un piccolo comune come il nostro impongono determinazione e coesione fra tutti i soggetti coinvolti.