“Era atomica” una poesia della scrittrice Maria Assunta Oddi invita all’amore per il mondo e per gli uomini

Il 10 giugno viene celebrata la Giornata Internazionale  per il disarmo. Costruire un futuro basato  sulla sicurezza condivisa significa prevenire i conflitti  con il superamento di interessi  nazionali in un impegno di tutti per la giustizia sociale e lo sviluppo sostenibile.

I versi della scrittrice Maria Assunta Oddi ricordano che il ruolo della poesia nel mondo contemporaneo è quello di celebrare la vita intesa come il più  nobile valore dell’uomo: “La poesia, nel passato, era al centro della nostra società, ma con la modernità si è ritirata ai suoi margini. Io penso che l’esilio della poesia sia anche l’esilio del meglio del genere umano” (Octavio Paz). A voi tutti la poesia di Maria Assunta Oddi che grazie alla forza evocativa dei suoi versi riesce  non solo ad emozionare ma a colpire tutte le ingiustizie della guerra e ad offrire messaggi per costruire un mondo più umano.

Era atomica

Agonia di fatica è quella del sole che

Illumina palmo a palmo l’opaco ventaglio

Dell’aria dove si cullano i venti turbolenti

sull’abisso del delirio che spezza nell’odio

l’alleanza disperata e divina di ogni abbraccio. 

Oh sole, che da cinquantamila anni luce da casa

Guardi l’angolo di guerra di un mondo,

Straniero bagnato fracido di lacrime materne 

E coperto di fango come vorrei avere

Per non soffrire Il tuo cuore di quarzo!

Per un’arida via assiderato d’inerzia

Sbarcato all’alba come avamposto vitale

Non dai gioia né angoscia ma solo chiarore

Di fuoco sul diurno gelido azzurro

Sospeso sotto il peso viola della gravità.

Vorrei chiamarti fratello sole,

vorrei il tuo eterno calore

sull’anima bella di ogni creatura

farsi gemma e foglia, crisalide e farfalla

merletto di genziana e canto di usignolo.

Ma il rumore assordante delle bombe

Già si infrange sugli inni trionfali dei soldati

Chiamati alla morte senza colpa né umano senso.

Nessuna vittoria sullo stracarico fardello di disperazione

 Anche se fosse concesso prendere in mano la terra

 Sarebbe nella sua nera menzogna meno amara e dolorosa.

Vorrei come te, chiara stella della mia galassia,

Per me e la mia gente solo luce.

E amore e pace.

E pace ancora.

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