Vacanze e bel tempo, la combo perfetta per concedersi un bel viaggio fuori porta. Così probabilmente hanno ragionato le oltre 17 milioni di famiglie in Italia che da giovedì pomeriggio si sono messe in viaggio. La lunga ottobrata che si sta estendendo fino ai primi giorni di novembre infatti ha spinto quasi 1 nucleo familiare su 3 ad utilizzare questi quattro giorni di ferie per rilassarsi lontano da casa.
L’effetto di questo esodo vacanziero è stato possibile rilevarlo anche sulle autostrade abruzzesi. Da giovedì pomeriggio infatti diversi sono stati gli incolonnamenti dovuto al traffico intenso di autovetture in tutti i sensi di marcia. Code diffuse sulla A24 e A25, che hanno visto in questi giorni una densità importante di automobili.
Questo almeno è ciò che emerge secondo un’indagine di Federalberghi. Saranno oltre 10 milioni le persone che si sono messe in viaggio per più giorni. Di queste circa 8,9 milioni resteranno in Italia prediligendo le località d’arte (30,2%) e, a seguire, la montagna (22,3%) e i posti all’aria aperta, mare (22,1%), laghi (3,2%) e terme (2,9%), mentre poco più di 1 milione sceglierà una destinazione estera, come le grandi capitali europee facilmente raggiungibili con l’aereo. La durata media prevista della vacanza è intorno ai 3,3 giorni per un totale complessivo di 19,8 milioni di pernottamenti fuori casa e costerà in media 462 euro per persona, producendo un giro d’affari di 4,6 miliardi.
A queste si aggiungono circa 7 milioni di famiglie invece che hanno optato per una gita in giornata. A rivelarlo è Coldiretti che prevede l’arrivo in Italia anche di tanti turisti dall’estero.
La spesa per le vacanze si spalma su tutte le componenti della filiera turistica. In occasione di questo ponte, il 26,6% del budget dei viaggiatori è destinato ai pasti (colazioni, pranzi e cene); il 24% al pernottamento, il 22,7% ai costi del viaggio, l’11,6% allo shopping ed il 15,1% per tutte le altre spese (divertimenti, escursioni, gite).
A farla da padrona saranno le passeggiate all’insegna del foliage (51,1%), eventi enogastronomici (31,6%), escursioni e gite (25,6%), eventi tradizionali e folkoristici (24,7%) e visite a musei o mostre (22,3%). Spazio anche al ricordo dei cari che non ci sono più con molti ritorni a casa e visite nei cimiteri.
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