L’europa non sta attraversando un momento particolarmente felice e questo non fa altro che pesare sull’andamento della moneta unica. Complice anche l’attuale situazione politica italiana il cambio euro dollaro è piuttosto debole attestandosi su 1,16-1,17 in deciso calo rispetto a 20 giorni fa.
Come sempre gli esperti tentano di azzardare qualche previsione di medio periodo, seppur con tutte le difficoltà del caso. In linea di massima sono tutti concordi con l’ipotizzare una nuova fase di debolezza della moneta unica che potrebbe spingere il cambio euro dollaro intorno al valore di 1,10.
Questo, ovviamente, non sarebbe un evento poi così drammatico. Non dobbiamo dimenticare, infatti, che un euro debole potrebbe agevolare le nostre aziende rendendo le esportazioni al di fuori dei confini dell’Unione Europa decisamente più vantaggiosi.
Secondo un comunicato stampa diffuso dagli esperti di Goldman Sachs è difficile ipotizzare che l’euro possa apprezzarsi sul dollaro nel medio periodo e, proprio per questo, hanno deciso di rivedere al ribasso le stime sul cambio, seppur mantenendo una visione positiva sul lungo periodo.
Sarebbe un po come dire: mettiamo in conto che l’Europa ha dei problemi seri da affrontare e il percorso sarà lungo e doloroso ma, alla fine, riuscirà a cavarsela. Questo, almeno, se il vecchio continente riuscirà a rimanere compatto e a contenere la voglia di nazionalismo che sta sempre più prendendo piede tra i paesi membri.
D’altronde le previsioni del cambio euro dollaro non possono non tenere conto di tutta una serie di eventi e di aspetti che hanno caratterizzato gli ultimi anni. Da un lato abbiamo la Grecia, che ancora non da alcun segnale di ripresa dopo la crisi che sconvolse il mondo e il cui salvataggio fu al centro di speculazioni. In momenti più recenti abbiamo dovuto affrontare la Brexit, ossia la decisione della Gran Bretagna di uscire dall’Unione Europea, decisione che seppur non legata alla moneta unica ha avuto un impatto importante e significativo.
E adesso pesa la crisi identitaria di un paese come l’Italia che fatica a trovare un’identità politica forte e il cui governo, frutto di una faticosa coalizione non da molte garanzie di durata e stabilità. A questo possiamo aggiungerci, a ciliegina sulla torta, anche l’attuale fase politica in Spagna. E se vogliamo dirla tutta presto ne vedremo delle belle anche per quanto riguarda la Germania, vista e considerata la difficile riconferma della Merkel.
E proprio questa incertezza crea moltissime tensioni sul cambio dell’euro. Non dobbiamo dimenticarci, infatti, che per gli operatori finanziari non c’è nulla di peggio dell’incertezza politica di un paese perché questa, di fatto, non da punti di riferimento e apre a scenari completamente imprevedibili dove regna sovrana la speculazione.
Insomma per il cambio euro dollaro si prospettano mesi molto particolari. La moneta unica verrà messa sotto pressione e ci potrebbero essere delle importanti sorprese. Fino a che punto questo fase di debolezza perdurerà non ci è dato saperlo. Molto dipenderà da come l’Italia saprà gestire questa fase politica ma, al tempo stesso, anche da come la politica europea riuscirà a gestire i venti di nazionalismo che prendono sempre più forza nei paesi membri.
Proprio per questo qualsiasi previsione sul cambio euro dollaro potrebbe rivelarsi azzardata. Di sicuro andrà monitorata con attenzione la situazione a livello globale, guardando da un lato ai singoli paesi ma, al tempo stesso, cercando di avere una visione di insieme di quello che succede all’interno del vecchio continente.