Fiamm rallenta la produzione, al via dal 15 marzo la cassa integrazione. Oggi l’incontro fra sindacati e azienda

«Ci siamo opposti alla soluzione paventata dall'azienda di fermare solo gli interinali perché tutti i lavoratori sono uguali. Abbiamo proposto di mantenere a bordo tutti, quindi, i contratti sono stati prorogati fino al 18 aprile.»

Avezzano – La Fiamm ha comunicato alle maestranze che ricorrerà alla cassa integrazione guadagni ordinaria, in quanto costretta a contrarre l’attività produttiva per le criticità sopravvenute nell’approvvigionamento di materiali e componenti, a causa dall’emergenza covid.

In buona sostanza i fornitori dei monoblocchi, gli involucri delle batterie utilizzati per incassettare i gruppi, hanno rallentato la loro produzione per via della pandemia, e ciò è andato a impattare, in termini negativi, su tutta la filiera, toccando inevitabilmente anche lo stabilimento Fiamm di Avezzano.

Luca Anselmi, RSU e RLS e Antonio Aceto, della RSU FIM CISL, riferiscono che nella giornata di oggi è previsto un incontro fra rappresentanze sindacali e azienda nell’ambito del quale si discuterà di cassa integrazione, che dovrebbe partire il 15 marzo e durerà fino al 31 con causale Covid.

Le ulteriori due settimane dovrebbero essere imputate come cassa integrazione ordinaria salvo eventuale proroga, che se accolta, dovrebbe trasformare la causale delle seconde due settimane da ordinaria a Covid. «Inizialmente l’azienda voleva fermare 70 interinali, ma c’è stata una manovra dell’RSU tutta, nel volere la proroga dei contratti in somministrazione, facendo ruotare gli stessi con il resto dei dipendenti.»

Una bella prova di solidarietà e compattezza fra tutti i lavoratori!

Si, assolutamente positiva la soluzione di inserire nella cassa integrazione anche gli interinali. Le persone interessate dalla cassa integrazione sono in tutto una novantina. Inizialmente l’azienda ci aveva detto di voler fermare solo i 70 interinali e di far ruotare gli altri fra i contratti a tempo indeterminato.

Cosa ha guidato il vostro fermo rifiuto, di far ricadere, solo sui precari, l’onere del sacrificio?

Ci siamo opposti a questa soluzione perché tutti i lavoratori sono uguali. Abbiamo proposto all’azienda di mantenere a bordo tutti e 70 gli interinali, quindi, i contratti sono stati prorogati fino al 18 aprile. Così anche loro saranno coperti dalla cassa integrazione, che a giro, sarà fatta da tutti, sia interinali che non.

Quanti sono in tutto gli interinali che lavorano in Fiamm?

Abbiamo 70 interinali e altri 30 direttamente alle dipendenze dell’agenzia interinale, cento persone in tutto.

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