Avezzano – Il Forum H2O ha diramato un comunicato stampa nel quale si evidenzia come, il superamento di vari parametri attinenti il processo di depurazione dei reflui, unito ad altre criticità fra cui la presenza di amianto, abbia indotto la Regione Abruzzo a trasmettere una lettera di diffida indirizzata allo stabilimento di Avezzano della BURGO S.p.A.
La lettera è partita dalla Regione lo scorso 16 settembre dopo aver preso atto del contenuto riportato nella relazione del controllo straordinario ARTA trasmessa il 07/09/2020 per la verifica, in particolare, del corretto funzionamento dell’impianto di depurazione che, come si legge nel provvedimento,
«…si è resa necessaria a seguito di segnalazioni di molestia olfattiva da parte delle maestranze di attività produttive vicine allo stabilimento (Lfoundry) e segnalazioni di ricorrenti fenomeni di inquinamento sul fiume Liri.»
In occasione del sopralluogo, si legge nel provvedimento, si sono riscontrate alcune criticità nella gestione dell’impianto e specificatamente:
- Presenza diffusa sui piazzali di frammenti di carta trasportata dal vento;
- Raccolta a terra del materiale grossolano in uscita dalla sezione di grigliatura dell’impianto di depurazione, liberamente esposto all’azione eolica;
- Posizionamento scorretto di serbatoi di liquidi pericolosi sulle apposite vasche di contenimento;
- Cattivo odore ed evidente formazione di schiume sulle vasche dell’impianto di depurazione;
5.Sezioni impiantistiche invase da vegetazione;
…omissis…
«I risultati analitici sui campioni di refluo (campione medio composito su tre ore), indicano il superamento dei valori limite di emissione per i parametri solidi sospesi, BOD 5 e COD, il raggiungimento del limite per il parametro fenoli ed odore molesto. …omissis…»
L’ARTA, ha inoltre segnalato che «A seguito di modifica non sostanziale dell’impianto per riconversione di produzione come da E.T.D. del 12/06/2017 sono state concesse concentrazioni allo scarico più elevate nell’ipotesi di una riduzione di portata annua a 2.700.000 mc/anno. Tale valore equivale ad uno scarico quasi stazionario di circa 7400 mc/g equivalenti a 308 mc/h. Le portate misurate dal Gestore nel periodo indicato in tabella sono mediamente maggiori di quelle previste del 12 %. Ciò significa che lo stabilimento oltre a non rispettare i VLE (valori limite di emissione, ndr) ha una portata allo scarico il cui trend potrebbe comportare il superamento del valore autorizzato.
…omissis…
Ad ogni buon fine si segnala che buona parte della carta e cartoni da macero viene stoccata sotto coperture in cemento amianto. Per ridurre il rischio di diffusione di fibre in caso di incendio e visti
gli ingenti quantitativi di materiale combustibile presenti presso l’installazione, si ritiene doversi raccomandare che nella programmazione della progressiva dismissione dei materiali contenenti amianto si consideri prioritariamente la sostituzione di coperture delle tettoie di stoccaggio materia prima.»
La Regione ha quindi diffidato l’azienda a rientrare nei limiti di legge e a rispettare alcune prescrizioni.
Il comunicato del Forum H2O prosegue sottolineando che in questi anni, nelle acque sotterranee del sito industriale, diverse volte è stato rilevato il superamento delle Concentrazioni Soglia di Contaminazione per diverse sostanze, tra cui metalli pesanti come Nichel, Manganese, Ferro, Piombo, e solventi come Tetracloroetilene e Tricloroetilene, su quali l’azienda ha dichiarato di non avere la responsabilità.
Su quest’ultima vicenda il Forum H2O ha chiesto l’accesso agli atti per chiarire, se e come, sono state attuate, in questi anni, tutte le misure di prevenzione previste dalla legge, volte a minimizzare e prevenire il ripetersi di tali eventi.
Ciò anche al fine di individuare i profili di responsabilità correlati alla contaminazione delle acque per poi attuare le necessarie attività di bonifica. A tal proposito il Forum H2O sta studiando preliminarmente parte della documentazione pervenuta, in attesa di ulteriori integrazioni da parte degli enti coinvolti.