Pescina – Alessà, nella pronuncia dialettale piena di parole tronche, è Alessandro, il nome di fantasia che la regista di questa trasposizione teatrale di Fontamara, Federica Vicino, ha dato al compagno di cella di Berardo Viola, il giovane che parte per Roma con lui in cerca di lavoro.
Un nome, che nel romanzo di Silone non viene mai fatto, ma che sul palco, ha l’espressività del volto di Lorenzo Valori, giovanissimo attore che dà voce e pathos al figlio di Giuvà e Matalé, Giovanni e Maddalena, i personaggi ai quali Silone affida il racconto delle vicende di Fontamara.
Questa versione di Fontamara, portata in scena dalla Compagnia Teatrale Officine Solidali Teatro, di Pescara, e da, La Carovana, di Torre de’ Passeri, arriva dopo lo stop imposto dalle restrizioni dovute al Covid. Come ha spiegato la regista, Federica Vicino, nell’intervista video rilasciata alla nostra redazione, il debutto avrebbe dovuto esserci proprio nel periodo in cui, fra il febbraio e il marzo del 2020, scoppiò la pandemia.
La struttura della rappresentazione ha un impianto accattivante, con una sorta di flashforward che all’inizio dello spettacolo, già mostra Berardo Viola in cella, interrogato dal commissario, mentre lo esorta a confessare. È lui o no, il solito sconosciuto? Intanto a Fontamara, i cafoni parlano di Berardo, della sua indole ribelle e del suo orgoglio ferito per la perdita della terra. – Cos’è un cafone senza la sua terra? – Si chiede Viola.
Molto intensa l’interpretazione di Marco Imperiale, l’attore che offre corpo, voce e sostanza a un Berardo Viola tormentato, in perenne lotta contro le angherie e i soprusi dei potenti, dei signori, di quelli che hanno studiato per ingannare i cafoni, gli ultimi che vengono dopo il niente.
Il tutto, inserito in un contesto scenico molto dinamico, con un ritmo serrato, in cui le voci narranti, riescono a trasmettere in platea tutta la forza evocativa di parole che diventano struttura e forma delle immagini. Compiaciuti del successo di pubblico il Sindaco, Mirko Zauri, e tutta l’amministrazione comunale che, con la Presidente del centro Studi Silone, Tiziana Cucolo, hanno voluto fare una foto ricordo assieme a tutta la compagnia teatrale.