Una sorta di “ritorno al passato” per quanto concerne la situazione relativa ai contagi Covid. E per molti italiani, i più fragili, l’aumento delle positività implica il dover fare i conti con un potenziale ricovero. Alla luce del forte rialzo del numero dei positivi, il Ministero della Salute ha emanato una circolare con la quale raccomanda e chiede alle strutture sanitarie di tornare ad aumentare il numero dei posti letto, sia in area medica che in terapia intensiva.
Si legge nel testo del dispositivo ministeriale che “nonostante il periodo estivo in cui molte attività vengono svolte all’aperto, si conferma sul territorio nazionale una fase epidemica caratterizzata da un forte aumento dell’incidenza, in constante crescita già da 4 settimane e che ha raggiunto i 586 casi/100.000 abitanti“. Una situazione che ha generato “l’aumento dei tassi di occupazione dei posti letto in area medica (9,2%, con incremento relativo del numero di ricoverati del 22%) e di terapia intensiva (2,5%, con incremento relativo del numero di ricoverati del 13,6%)“.
“Alla luce dell’attuale andamento epidemico e in considerazione degli ulteriori impatti assistenziali sul livello ospedaliero potenzialmente correlati alla maggiore diffusione del virus SARS-CoV-2, si ritiene importante raccomandare alle Regioni/PP.AA. l’attivazione delle misure organizzative atte a fronteggiare nelle prossime settimane un incremento della domanda di assistenza sanitaria legata all’infezione, sia a livello ospedaliero che territoriale, garantendo l’adeguato ampliamento dei posti letto di Area Medica e di Terapia Intensiva dedicati al COVID, da modulare in base alle necessità contingenti, e la corretta e tempestiva presa in carico dei pazienti affetti da malattia da SARS-CoV-2 in relazione alle specifiche necessità assistenziali, con particolare riferimento alle categorie più fragili“.