Civitella Roveto. Sono stati probabilmente i fuochi d’artificio a provocare il terzo incendio che si è sviluppato dopo pochi minuti rispetto agli altri due, che ha coinvolto la Marsica.
A Meta, la frazione di Civitella Roveto, alcuni focolari si sono accesi dai residui di fuochi d’artificio caduti tra le montagne in una zona limitrofa ai boschi. Il rogo si è sviluppato in occasione dei tradizionali fuochi fatti in devozione all’Assunzione in Cielo di Maria.
Altri due fuochi si sono accesi poco prima a Canistro, in una zona vicina all’ex Superstrada e a Magliano, dove si è riacceso un rogo che ha preso vita ieri pomeriggio.
A Civitella Roveto il sindaco non ha firmato un’ordinanza per vietare l’accensione dei fuochi d’artificio, come è stato fatto in altri paesi, vista anche l’emergenza siccità e la vastità dell’emergenza che si è verificata nella zona di Collelongo dove è stato accertato che sono stati devastati mille metri quadrati di bosco. Qualche mese fa in occasione della festa patronale i fuochi d’artificio, sempre a Civitella Roveto, avevano provocato un incendio sul balcone di un’abitazione dove era stata lasciata della plastica che ha subito preso fuoco.
Il ragazzo che si è occupato dei fuochi d’artificio, ad ogni modo, nega la circostanza per cui il rogo sia partito dai residui dei fuochi d’artificio. Secondo la sua tesi i fuochi sono stati sparati da un altro posto.
Riceviamo e pubblichiamo la lettera dell’Avvocato Emanuela Mariani, inviataci a nome organizzatori delle feste patronali, in merito all’articolo che precede.
ho ricevuto incarico dagli organizzatori delle feste patronali della frazione di Meta (comune di Civitella Roveto) al fine di contestare l’articolo da voi pubblicato in data odierna in merito ad un asserito incendio che sarebbe divampato oggi sulla montagna di Meta a seguito dei fuochi pirotecnici tenuti in occasione dei festeggiamenti patronali.
Gli organizzatori mi riferiscono che nessun incendio è divampato né in data odierna né nella giornata di ieri, come si evince chiaramente anche dalle fotografie che immortalano lo stato attuale dei luoghi.
I miei assistiti mi riferiscono, infatti, che le foto da voi pubblicate in relazione a tale asserito incendio si riferiscono ad un’altra montagna e ad un altro comune con la conseguenza che le stesse hanno creato e continuano a creare un infondato allarmismo in tutta la comunità, con ripercussioni negative anche sulla riuscita dei festeggiamenti patronali in corso.
La notizia da voi pubblicata non è stata verificata e la sua diffusione sta causando illegittimamente danni patrimoniali e non patrimoniali all’intera Comunità di Meta.
Brucia un bosco a Canistro, a causare le fiamme forse la disattenzione di alcuni giovani