Tagliacozzo –  Si sono chiuse le indagini preliminari a carico di tre pregiudicati di nazionalità rumena accusati di aver messo a segno numerosi furti ai danni di esercizi commerciali e abitazioni di Tagliacozzo.

Mihai Pelin, classe 1989, residente a Tagliacozzo, Mihaita Rosca, classe 1992, residente a Tagliacozzo e Nandu Ionut Mastahac, classe 1989, domiciliato a Sante Marie, erano stati arrestati nel giugno del 2015.
Mentre tentavano di mettere a segno un furto ad un bar-tabacchi di via Tiburtina, caddero nella trappola delle Forze dell’ordine che da diversi giorni li monitoravano.

Secondo la ricostruzione fatta dagli inquirenti, quella notte, mentre Mastahac restò in auto a fare da palo, Rosca si introdusse nell’esercizio commerciale e rubò i soldi contenuti nella cassa, circa 300 euro, e diversi tabacchi, tra cui stecche di sigarette e sigari. Appena terminato il furto, i militari intervennero.
Rosca fuggì a piedi e tornò a casa dove ad attenderlo c’erano alcuni militari in borghese, mentre Mastahac fu fermato da un posto di blocco mentre si dirigeva verso Scurcola Marsicana.
Pelin, che era rimasto a dormire in casa di Rosca, oppose resistenza ai Carabinieri quando entrarono nell’abitazione per eseguire la perquisizione domiciliare. Dopo una serie di strattoni contro gli uomini dell’Arma, l’uomo fu immobilizzato dai militari e arrestato per resistenza a pubblico ufficiale.

Le perquisizioni consentirono di sequestrare una grande quantità di materiale: attrezzi da giardino, ferramenta varia, computer portatili, televisori, macchine fotografiche. A fare da contorno al bottino anche le armi. Rosca deteneva un’arma comune da sparo con matricola abrasa oltre che una pistola calibro 6 con relativo caricatore contenente 6 piombini mentre Mastahac aveva una spada d’acciaio lunga un metro.

I tre rumeni sono difesi dagli avvocati Luca e Pasquale Motta.