“Svaniti i presupposti per poter proseguire con coerenza il mio percorso politico all’interno della Lega, ho deciso di uscire dal partito e dimettermi dal ruolo di segretario della provincia dell’Aquila. Credo che il rispetto verso i cittadini debba essere al primo posto e, nel momento in cui questo è venuto meno, non ho potuto far altro che prenderne atto e agire di conseguenza”.
Così il consigliere comunale di Avezzano (L’Aquila) Tiziano Genovesi, ex coordinatore provinciale della Lega, nel corso della conferenza stampa che si è svolta ieri mattina presso il Comune del capoluogo marsicano.
“Pur stimando per molti aspetti l’onorevole Luigi D’Eramo, come ho sempre ribadito, non sono un ‘uomo di D’Eramo’ e non devo sottostare ad alcun ‘diktat degli aquilani’. Al contrario, ho creduto in questi anni in un progetto politico che va oltre i territori e oltre i campanilismi e finché c’è stato il rispetto delle autonomie e dei ruoli, pur dovendo mediare alcune posizioni, siamo sempre riusciti a raggiungere una linea comune. Da mesi tuttavia quella unità di intenti è stata persa, lasciando spazio a personalismi che nulla hanno a che vedere con il bene dei cittadini – ha precisato Genovesi – La linea politica fatta di programmi, idee e progetti che avevamo deciso di perseguire in modo corale è stata spazzata via ed è passato invece l’indirizzo di qualche coordinatore locale che ha iniziato a sfruttare la politica solo per alchimie elettorali”.
Come a livello nazionale, anche a livello locale, secondo l’ex coordinatore della Lega, “la tendenza è quella di epurare in modo non del tutto democratico la fascia dei moderati all’interno del partito”.
Genovesi ha poi precisato di aver fatto “i salti mortali” per riuscire a mantenere intatti gli equilibri e per evitare che diversi rappresentanti e amministratori lasciassero il partito e proprio per questo “la diaspora che c’è stata non può essere ascrivibile a responsabilità personali, ma alla politica delle epurazioni che si sta seguendo”.
Genovesi ha poi aggiunto: “Questo fenomeno è lo stesso che sto combattendo con forza all’interno dell’amministrazione comunale di Avezzano, guidata dal sindaco sospeso Gianni Di Pangrazio. Non mi appartiene ‘la politica dell’accordo elettorale’ e non potevo restare inerme di fronte a questa situazione: da mesi stiamo guardando un coordinatore cittadino che non lavora per la città, che non ha proposto nulla in termini di azioni da tradurre in atti, ma che al contrario ha passato le ultime settimane a corteggiare politicamente consiglieri di Avezzano con l’intento di farli entrare nel Carroccio, sfruttando ‘accordi di poltrone’. Il riferimento è al segretario cittadino Giancarlo Cipollone.
“Sul tavolo sono stati posti una candidatura a sindaco alle prossime amministrative e il sostegno alle elezioni regionali del 2023 da parte di alcuni gruppi all’interno della Lega”.
“È proprio questa la politica di cui non voglio far parte e contro la quale ho sempre lottato. In questo momento così delicato per gli abruzzesi, così come per tutti gli italiani, alle prese con un rincaro smisurato delle bollette che rischia di fermare l’intera nazione, credo che pensare alle poltrone e non a strategie che risolvano i problemi reali dei territori sia davvero folle: ai cittadini servono fatti e azioni e non una politica delle alchimie elettorali”, ha proseguito.
Genovesi, ex candidato sindaco del capoluogo marsicano, ha poi spiegato che cosa è cambiato nell’ultimo periodo: “Fino a un certo momento sono riuscito ad evitare che si scadesse nel mero poltronificio, ma poi non ho avuto più il potere di dare indicazioni, evidentemente scomode – ha dichiarato ancora – Mi auguro in ogni modo che si continui a lavorare con serietà, evitando di scadere proprio in quella vecchia politica che abbiamo tanto provato a eradicare. Quella stessa lotta ci ha portato ad essere il primo partito della città ad Avezzano, ci ha portati a sfiorare la vittoria alle scorse comunali, confermando che è proprio quella la politica che piace alla gente, che ci aveva premiato.
Personalmente sento di non voler tradire l’elettorato, qualcuno potrebbe pensare che si tratti di ‘autismo politico’, ma al contrario si tratta di rispetto per gli elettori, per le oltre settemila persone che hanno deciso di dare fiducia a quel progetto politico, manifestando la voglia di cambiamento in questa città. Non permetto a nessuno di snaturare la mia figura politica, che può piacere o non piacere, ma resta la stessa e non muta in modo camaleontico”. “Non mi sono mai prestato a giochetti di partito e mai lo farò; spero vivamente che questa tendenza si inverta il prima possibile – ha aggiunto – Ci tengo a precisare che non ho nulla di personale contro il segretario D’Eramo, ma è evidente ormai la sua decisione di portare avanti una visione diversa da quella condivisa in questi anni. Questa non è una posizione presa a cuor leggero, non è legata a un solo evento ma a una lunga serie di eventi che negli ultimi mesi mi hanno portato a maturare questa scelta.
Egoisticamente la decisione più ‘conveniente’ sarebbe stata quella di aspettare la fine delle elezioni e chiudere qualche accordo, ma questa non è la politica che mi appartiene”. Infine Genovesi, nel congratularsi con la neo segretaria provinciale Eliana Morgante, che ha preso il suo posto all’interno del partito, annuncia che nelle prossime ore ci sarà un passaggio di consegne con la stessa. L’ex coordinatore, infatti, stava portando avanti un progetto importante con un gruppo di Tagliacozzo, che nelle prossime settimane entrerà a far parte del Carroccio.