Avezzano. Per la rete irrigua del Fucino, la Regione Abruzzo è pronta ad affidare all’Arap la gestione dei fondi (la cifra si aggira intorno ai 50 milioni di euro). La scelta non è piaciuta alla Confagricoltura tanto che il presidente Fabrizio Lo Bene ha accusato i consiglieri regionali che hanno permesso un «ennesimo scippo alla Marsica».
Il tutto verte sul fatto che c’è anche il finanziamento al maxi impianto di irrigazione dei terreni di Fucino tra i progetti finanziati dal Masterplan. Una grande opera attesa da anni che rischia ora più che mai di finire in un calderone di polemiche.
La Confagricoltura ha fatto notare che la gestione delle risorse finanziarie per la realizzazione della rete, per volere della Regione, dovrebbe andare all’Arap, mentre al Consorzio di bonifica resterebbero la progettazione definitiva ed esecutiva, la direzione dei lavori e il coordinamento della sicurezza.
Sull’argomento interviene Gino Di Berardino, presidente del Consorzio di Bonifica Ovest.
«Ho letto con attenzione la comunicazione pubblica del Presidente di Confagricoltura in relazione alla gestione delle procedure di gara per l’affidamento dei lavori per il sistema irriguo nel Fucino previsti nel Patto per l’Abruzzo (Masterplan)», commenta Di Berardino, «corre innanzitutto per me l’obbligo, in qualità di Presidente del Consorzio di Bonifica Ovest, di esprimere di nuovo il mio massimo apprezzamento per l’importante stanziamento di 50 milioni di euro previsto nel Patto, destinato alla innovazione ed allo sviluppo del sistema irriguo nel Fucino. Il finanziamento è frutto di un impegno serio, coerente e condiviso del Presidente del consiglio Regionale Giuseppe Di Pangrazio con i Consiglieri regionali Lorenzo Berardinetti e Maurizio Di Nicola, per il quale riceviamo apprezzamenti diffusi nel mondo agricolo marsicano. E’ grazie a questo risultato, a fronte di sbandierati ed inesistenti finanziamenti del passato, che oggi possiamo confrontarci in concreto per definire il miglior progetto per la gestione della risorsa e della qualità dell’acqua nel bacino del Fucino.
Quanto al merito delle osservazioni del Presidente di Confagricoltura voglio osservare che il quadro progettuale strategico elaborato dall’Autorità di Bacino è condiviso dagli attori territoriali in ordine alle priorità degli interventi di bonifica, depurazione e conservazione delle risorse idriche, sulle quali dovranno concentrarsi le prime fasi progettuali e di intervento. Restano da definire gli interventi per i bacini di accumulo, che saranno parte di una concertazione e condivisione con il territorio e le rappresentanze delle categorie produttive.
Poiché il Consorzio di Bonifica Ovest ha strutture seppure efficienti, ma non sufficienti, per gestire in proprio tutto il procedimento di gara, di affidamento ed esecuzione dei lavori, fino a rendicontazione, causa carenze organiche dovute ai tagli di risorse subiti dalla precedente legislatura regionale, la Regione ha individuato un metodo di collaborazione istituzionale con l’Arap, che ha risorse umane dedicabili alla gestione di tali procedure. Credo si sia trattato di una scelta seria e responsabile, condivisa con l’Amministrazione regionale, per ottenere la massima efficienza e rapidità nella realizzazione degli interventi.
Da parte nostra siamo fortemente impegnati a sviluppare ogni fase del progetto, incluso il processo di depurazione e conservazione in superficie dell’acqua, che saranno parte integrante dell’intervento complessivo.
Nel frattempo guardiamo già ai prossimi obiettivi di finanziamento per l’intervento complessivo stimato dall’Autorità di Bacino, per il quale necessitano ulteriori risorse.
Il Decreto del MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI 30 dicembre 2016 pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n.64 del 17-3-2017, approva il bando di selezione delle proposte progettuali per investimenti in infrastrutture irrigue in scadenza al 30 giugno 2017.
In ragione di una tale importante opportunità, ci attiveremo rapidamente, chiedendo il contributo di tutte le rappresentanze istituzionali e di categoria, al fine di ottenere il massimo beneficio che il bando precede nel limite di 20 milioni di euro. Sarebbe una ulteriore e fondamentale risorsa messa a disposizione di un sistema irriguo innovativo ed efficiente, al quale dobbiamo tutti lavorare con spirito di assoluta collaborazione, nell’esclusivo interesse del sistema agricolo ed agroindustriale del Fucino».