Giornata dell’Emigrante a Celano, fascia di Sindaco per un giorno e “gioiello del ritorno” a Marco D’Ovidio

Celano – Oggi Celano celebra la “Giornata dell’Emigrante“, un evento istituito nel 2016 per onorare i celanesi residenti all’estero. In questa occasione, il sindaco Settimio Santilli ha consegnato la “Fascia da Sindaco per un giorno” a Marco D’Ovidio, Presidente del Celano Canadian Club a Mississauga, Ontario. Questo gesto simbolico rappresenta un omaggio sentito e doveroso a tutti i celanesi che hanno portato la loro cultura e tradizioni in terre lontane.

Quest’anno, la celebrazione assume un significato ancora più profondo grazie all’adesione al progetto “Turismo delle radici” del Ministero degli Esteri. Su iniziativa del Presidente del Consiglio, avv. Silvia Morelli, è stato donato a Marco D’Ovidio il “Gioiello del Ritorno“, creato dal Maestro orafo Giuliano Montaldi. Questo gioiello, parte della collezione “I Love Abruzzo”, è una piccola valigetta in argento o oro, simbolo dei numerosi viaggi intrapresi dagli italiani nel mondo. Sulla valigetta sono incisi i nomi delle principali città nordamericane, australiane, tedesche e inglesi che hanno accolto i nostri emigranti.

Il “Gioiello del Ritorno” si aggiunge al Monumento all’Emigrante, voluto dall’Ambasciatore d’Abruzzo, il compianto Eligio Paris, per rappresentare il legame indissolubile con i nostri conterranei all’estero e tramandarlo alle future generazioni. Questo monumento è un tributo ai celanesi che, con enormi sacrifici e rispetto verso le terre che li hanno accolti, hanno diffuso la cultura lavorativa italiana nel mondo.

Il sindaco Santilli ha sottolineato l’importanza di imparare dalle esperienze passate, dai percorsi di integrazione e dai diritti negati ai nostri emigrati. Queste lezioni possono renderci cittadini più consapevoli e maturi, in una società che è cambiata ed evoluta grazie alla convivenza di etnie e culture diverse. In questo contesto, lo “Ius Scholae” rappresenta un passaggio culturale fondamentale per rendere l’Italia un paese più giusto e consapevole, riconoscendo i diritti che i nostri emigrati hanno ottenuto in paesi democratici e liberi.

Infine, il sindaco ha rivolto un affettuoso saluto a tutti i celanesi che non possono essere presenti fisicamente per festeggiare i Santi Martiri, ma che sono vicini con il cuore e la mente. “Noi non vi dimenticheremo mai!” ha concluso Santilli, ribadendo il legame forte e indissolubile con la comunità celanese nel mondo.

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