Avezzano – Avrebbero dovuto esibirsi il 24 aprile al Castello Orsini ma a causa dell’emergenza coronavirus, quale migliore soluzione che recitate in un palcoscenico virtuale in live sulla piattaforma weschool? E così gli alunni della scuola primaria di via delle Industrie, sotto la sapiente guida delle loro insegnanti Nadia Conte e Angela Rodorigo, hanno trasformato i loro salotti in scene teatrali on line e alla presenza dei genitori, delle insegnanti e della Dirigente, dottoressa Franca Felli dando il meglio di loro stessi portando in scena la commedia Je furnar, lavoro tratto dalla commedia “La fornaia” di Pietro Bianchi, noto come Pierino zi’Frate.
La commedia è stata tradotta in dialetto avezzanese da Giovanni D’Ignazio. Viene rappresentato nella commedia teatrale un forno di un Avezzano del 1930 dove tra una sfornata ed un’altra ci si raccontavano pettegolezzi e novità della vita quotidiana, il tutto all’insegna dell’allegria, tipica della gente comune che non aveva tanto da vivere ma che non si perdeva d’animo e poteva contare dell’aiuto dell’altro.
Se pensiamo che il teatro è una forma d’arte completa in cui si fondano armonicamente conoscenze, creatività e competenze emotivo/sociali, allora possiamo immaginare che esso diventa una risorsa per far lavorare le classi in modo attivo, per far collaborare gli studenti fra loro, permettendo di rappresentare i contenuti in modo diverso, secondo le proprie capacità e competenze. Incentivando la formazione di un’idea relativa all’esperienza teatrale, le insegnanti Nadia Conte ed Angela Rodorigo, hanno potuto riscontrare come la fruizione e la pratica teatrale abbia contribuito fortemente allo sviluppo e al rinforzo delle capacità intellettive e critiche degli alunni all’arricchimento delle loro emozioni, offrendo occasioni che hanno stimolato il bisogno espressivo in situazione di partecipazione e di collaborazione.
Negli ultimi tempi la creatività ha assunto in campo pedagogico un ruolo predominante ai fini di un miglior sviluppo sia individuale che sociale. Le due insegnanti hanno costruito percorsi didattici che hanno favorito lo sviluppo alla creatività, al fine di rendere la scuola un ambiente autenticamente produttivo, capace di mobilitare globalmente i singoli alunni come soggetti, le loro energie interiori e i loro talenti personali.
Fare teatro da casa, trasformandola in setting teatrale, ha significato mirare ad un percorso di crescita dei bambini totalmente innovativo ed alternativo all’insegnamento tradizionale. si sono esibiti gli alunni: Aya Ananaa, Marcello Calizza, Federico Cara, Alessandro Dandola, Michele Di Felice, Ludovica Massimiani, Federico Mione, Filippo Montanari, Mattia Moretti, Mattia Novella, Corrado Paoloni, Annalisa Picchi, Christian Ruggeri, Daniele Salvatore, Eva Simone e Luciano Volante.
Agli alunni della quinta C i migliori auguri per un nuovo percorso di studi ricco di soddisfazioni in campo scolastico e traguardi sempre più importanti. Ed allora…ad maiora semper!