San Benedetto dei Marsi – Fa sempre un certo effetto vedere come dal mondo dello sport, e in particolare dal calcio, possano nascere iniziative di grande valore solidale. Vogliamo raccontarvi la storia di una piccola squadra, protagonista di un campionato cosiddetto “minore”, che ha scelto di trasformare il proprio impegno sul campo in un gesto concreto di solidarietà.
Parliamo degli Amatori di San Benedetto dei Marsi e del loro sostegno alla struttura “A Casa di Edo”, nata grazie all’Associazione Edoardo Marcangeli.
La storia di “A Casa di Edo”. L’associazione è stata fondata nel 2015, pochi mesi dopo la “nascita al cielo” del piccolo Edoardo Marcangeli, avvenuta il 22 agosto. Il progetto è nato per dare continuità al suo spirito generoso, basato su due principi fondamentali: donare e donarsi.
Accreditata presso l’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma, l’associazione collabora principalmente con il reparto di onco-ematologia, dove Edoardo è stato ricoverato e curato. Tra le attività principali, garantisce la presenza di un’Assistente Ludica, una figura essenziale per il benessere emotivo dei bambini e delle loro famiglie.
Nel 2017 è stata inaugurata “A Casa di Edo”, una casa di accoglienza situata nelle immediate vicinanze del Bambino Gesù. La struttura offre ospitalità gratuita alle famiglie dei piccoli pazienti affetti da gravi malattie onco-ematologiche. L’associazione, inoltre, si occupa di assistenza sociale e psicologica per i bambini malati e i loro genitori, supportandoli con piccoli ma fondamentali aiuti quotidiani:
- Buoni pasto per le famiglie in difficoltà;
- Spese per taxi e trasporti per le cure al Day Hospital;
- Acquisto di giochi e beni di prima necessità;
- Sostegno economico ai genitori che devono affrontare lunghe degenze ospedaliere.
Il gesto degli Amatori di San Benedetto
Per diffondere e promuovere la missione dell’associazione, il gruppo squadra degli Amatori della ASD San Benedetto ha deciso di dedicare una gara del campionato FIGC/LND alla raccolta fondi per sostenere “A Casa di Edo”.
L’iniziativa, oltre a rappresentare un momento di grande sensibilizzazione, ha ricevuto il pieno sostegno del patron societario Beniamino Cerasani e di tutta la dirigenza, da sempre attenta a promuovere il connubio tra sport e solidarietà.
Attualmente in vetta al campionato provinciale, gli Amatori di San Benedetto dimostrano che il calcio può essere molto più di una semplice competizione: può diventare uno strumento concreto di aiuto per chi ne ha bisogno.
Un piccolo gesto che, come una goccia nel mare della solidarietà, contribuisce alla ricerca, alla cura e all’assistenza dei bambini malati di leucemie e tumori, portando avanti il sogno di Edoardo e il messaggio di speranza della sua famiglia.