Gli iscritti al corso di formazione per “Operatore turistico” di Sante Marie proseguono nella ricerca dei tesori “nascosti” del nostro territorio

Gli iscritti al corso di formazione per "Operatore turistico" di Sante Marie proseguono nella ricerca dei tesori "nascosti" del nostro territorio||||||
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Sante Marie – I Corsisti dell’attività formativa per ‘Operatore Turistico‘ di Sante Marie, prevista nel piano di studi e valida come modulo esperienziale, dopo l’escursione, del 2, al “Madonnone” dell’Incile e ai ‘Cunicoli e l’Emissario di Claudio‘ di Capistrello, e quella del 16/9 u.s., denominata “LA VIA DELLE GROTTE”, con visita guidata alle GROTTE DI VAL DE VARRI (RI), PIETRASECCA (grotta del cervo e dell’ovito) e di LUPPA, con sosta finale alla “big banch”, “grande panchina”, e ai musei del brigantaggio e delle radio di Sante Marie, ieri, insieme al direttore del corso, Sandro Valletta, hanno trascorso un’altra giornata meravigliosa ed emozionante, vissuta nella riflessione culturale e nell’esercitazione pratica, visitando il sito archeologico, il borgo medievale e l’anfiteatro di “Alba Fucens” e la chiesa di San Pietro, con lo storico ricordo della battaglia svevi/angioini, con annessa lezione di topografia e riconoscimento del territorio, tenuta da Claudio Palazzi, e un breve intervento di lettura, attinente alla “location”, tenuta dai corsisti Andrea D’Innocenzo e Simone Giffi, per poi trasferirsi all’Aia dei Musei.

Quindi, al centro della città di Avezzano, visita guidata con la direttrice Flavia De Sanctis, presidente dell’Associazione culturale “Antiquae”, che ha in gestione l’Aia dei Musei, polo espositivo museale dove si conserva il patrimonio storico artistico e si incontrano passato, presente e futuro. Con una sosta davanti all’opera permanente in ferro, “OMNIA MUTANTUR”, proposta artistica di ‘Matericalart’ e di
Gabriele Altobelli per l’anno 2023, titolo tratto dal libro del poeta sulmonese Ovidio “omnia mutantur, nihil interit, “tutto cambia, nulla perisce”.

Una rinascita, quindi, in luoghi che stanno cambiando pelle, rinnovandosi per nuove sfide. Così come lo spazio dell’Aia dei Musei, ex mattatoio della città, di proprietà comunale, costruito dopo il terremoto del 1915, che ha visto, ad oggi, solo il recupero parziale dei suoi edifici, dove sono stati allestiti il museo lapidario, quello del prosciugamento del lago del Fucino ed una sezione archeologica. Una grande area aperta, inoltre, lambisce altri edifici, eloquenti narrazioni fatiscenti in attesa di una rinascita. In questo luogo, dove il cielo e le montagne fanno da cornice, si pone l’opera di Altobelli, installata di fronte agli elementi architettonici di “archeologia industriale”.

Si può e si deve, con coraggio, guardare al futuro, rispettando il passato in onore di Giano il dio degli inizi, materiali e immateriali, una delle divinità più antiche e più importanti della religione romana, latina e italica, solitamente raffigurato con due volti (il cosiddetto Giano Bifronte), poiché il dio può guardare il futuro e il passato. A seguire, dopo la visita alla Cantina del Fucino, dove, dopo la squisita accoglienza da parte del presidente del c.d.a., Lorenzo Savina, si è passati ad un agape fraterna, ”condita” da ogni bene di Dio, offerta in “loco”. Si è proseguito nel pomeriggio con visita guidata, da Teresa Trancorso, al Castello “Piccolomini” di Celano e al museo d’arte sacra della Marsica, ospitato in nove sale, all’interno dello stesso.

Anche qui, al termine del “viaggio”, c’è stato un breve intervento di lettura da parte del corsista Simplicio Piperni. Tutto ciò in quanto, per la conoscenza, non servono solo le nozioni, gli insegnamenti e tutto l’essere se stessi, come cittadini attivi nel mondo perché anche questo rappresenta attività formativa e formazione continua. Tenendo sempre presente che, quando divieni parte integrante, e ben integrata, dell’ambiente che ti circonda e riesci a scambiare cultura, entusiasmo e momenti indimenticabili di vita, allora si che potrai dire di aver speso bene la tua esistenza. Ci sono luoghi, come quelli del nostro comprensorio, da dover necessariamente prima conoscere e poi visitare, capillarmente, per poterli apprezzare e restarne stupefatti per il loro splendore.

Un percorso ricco di storia, natura, cultura. Guide preparate e attente, disponibili e pazienti. Insieme a noi, i nostri figli avranno tantissimo da dover scoprire e dopo l’entusiasmo della nostra narrazione, di certo, lo vorranno fare nell’immediato. NON OCCORRE ANDARE TROPPO LONTANO, IL NOSTRO TERRITORIO HA DELLE BELLEZZE UNICHE ED INESTIMABILI, questo il “grido di battaglia” dei Corsisti di Sante Marie. Tutti i presenti hanno ascoltato, con piacere, interesse ed attenzione, la spiegazione acculturata delle guide turistiche, il racconto di qualche “storiella” del passato, i progetti ed i propositi di molti, fuori da tutti gli impegni, dagli schemi, dalle ansie e dallo stress del vivere quotidiano.

Così la corsista Roberta: ‘mi hanno appassionato le erudite ed acculturate spiegazioni degli accompagnatori. Li ringrazio tutti per avermi impartito anche “Lezioni” di vita, accrescendomi culturalmente, socialmente e umanamente, che porterò con me, nel prosieguo del mio cammino esistenziale e professionale. Un sentito grazie a tutto il gruppo, assenti compresi, che ha sempre avuto per me, gradevoli parole ed è riuscito, continuamente, a sorprendermi con la sua gentilezza, intelligenza e preparazione culturale e che mi vuole un bene immenso, che percepisco dagli atteggiamenti e dalle premure che, che mi rivolgono e riservano, siamo diventati, insomma, una grande famiglia e non solo corsisti da formare’. Di conseguenza, oltre agli insegnamenti, impartiti da qualificati docenti, a cominciare dall’Avv. Leonardo Casciere fino alla Prof.ssa Patrizia Marziale, già Dirigente Scolastico dell’Istituto “Argoli” di Tagliacozzo, si sta vivendo un nuovo modo di fare formazione e cultura.

Cosi Lorenza, un’altra iscritta: “Sto vivendo una nuova esperienza e mi rendo conto di ricevere molto e tutto ciò mi arricchisce, anche nell’animo e nello spirito. Le parole non bastano per esprimere quello che provo Dentro, anche dopo l’escursione odierna. Questo corso è fantastico”. All’unisono, i corsisti Andrea e Angelo: ‘Siamo a contatto con persone straordinarie, di alto spessore che, insieme alla crescita culturale, ci stanno regalando emozioni intense e bellissime. Chiudiamo qui e ad ognuno di loro, nessuno escluso, dedichiamo una sola indelebile parola, dettata dalla parte più nobile e profonda del nostro cuore: GRAZIE, per questa fantastica esperienza’.

Un sentito e partecipato plauso va all’infaticabile Annalisa Continenza, per la perfetta organizzazione della giornata, sotto tutti i punti di vista, con la preghiera di essere ancora una volta pronti, per sabato 21 ottobre p.v., per il quarto modulo, che prevede la visita nel territorio della ‘Piana del Cavaliere‘, partendo da Pereto per concluderlo al “Palazzo Ducale” di Tagliacozzo

Comunicato stampa

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