Avezzano – Nella mattinata di venerdì, alle 8.30 in punto, i rappresentanti di tutte le scuole di istruzione superiore di Avezzano, compresi i rappresentanti del turistico di Tagliacozzo, che hanno aderito allo sciopero bianco, sì sono dati appuntamento a Piazzale Kennedy, nel rispetto delle norme del distanziamento sanitario, per un’azione comune volta ad affrontare il problema del sovraffollamento nei trasporti pubblici.
Per prima cosa è stato chiesto un incontro urgente al sindaco Giovanni Di Pangrazio, che si è mostrato molto disponibile fissando immediatamente un appuntamento. Prima dell’incontro col primo cittadino i rappresentanti d’istituto, uno per ogni scuola, proprio per limitare ogni forma di assembramento, si sono recati presso gli uffici della TUA per chiedere chiarimenti, e per capire l’effettiva portata del problema.
Gli studenti riferiscono che TUA, dati alla mano, ha spiegato loro, in modo chiaro ed esaustivo, come i mezzi rispettino perfettamente la capienza massima dell’80%, in ossequio a quanto stabilito dal CTS, ma il problema sta proprio nel fatto che, quell’80%, crea comunque situazioni inevitabili di affollamento a bordo dei mezzi.
In buona sostanza, dall’incontro fra studenti e maestranze TUA, sarebbe emerso che l’azienda di trasporto seguirebbe le direttive nazionali e regionali, tuttavia condivide le ragioni dei ragazzi, dal momento che il problema rimane del tutto irrisolto. I responsabili dell’azienda hanno dato la massima disponibilità ad ascoltare ogni problema che dovesse essere rappresentato dagli studenti sul tema.
Subito dopo aver terminato l’incontro con i referenti di TUA S.p.A. i rappresentanti degli istituti scolastici hanno avuto l’incontro col sindaco Giovanni Di Pangrazio, che ha subito preso le loro parti, spiegando le ragioni della decisione della didattica a distanza per gli studenti del triennio.
Ragioni che scaturiscono essenzialmente dalla mancata risoluzione del problema del sovraffollamento sui mezzi pubblici. L’unico modo per mettere subito una pezza al buco, era snellire il carico di studenti negli autobus, salvaguardando le classi dei ragazzi più giovani, per i quali la didattica in presenza è fondamentale.
I ragazzi hanno però tenuto il punto sulla necessità di una didattica in presenza, invitando il Sindaco a trovare una soluzione diretta, sollecitando ancora chi di dovere, per riorganizzare la capienza degli autobus almeno nella zona, in cui i dati dei contagi sono tutt’altro che incoraggianti.
Di Pangrazio ha detto loro di volerli incontrare nuovamente, prima della scadenza dell’ordinanza, fissata il 13 novembre. L’intento è fare un punto sulla crisi sanitaria, cercando soluzioni efficaci e condivise. I ragazzi, dopo aver esternato le loro perplessità, si sono augurati di poter evitare un ulteriore prolungamento della didattica a distanza, costi quel che costi, potendo sperare che nel frattempo, il servizio dei trasporti, venga offerto in condizioni di totale sicurezza.