Grande festa a Bisegna il 23, 24 e 25 Giugno per celebrare San Giovanni Battista

Grande festa a Bisegna il 23
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Bisegna – Nei giorni 23, 24 e 25 Giugno il paese di Bisegna festeggia, come da tradizione, San Giovanni Battista. Il programma dei festeggiamenti prevede i Vespri solenni nel pomeriggio del 23 Giugno. Il giorno successivo, 24 Giugno, alle ore 6.00 ci si reca presso il Santuario e alle 7.30 è prevista la partenza dal santuario per tornare in paese con la statua di San Giovanni, alle ore 11.00 ci sarà la processione per le vie di Bisegna. In serata è previsto il concerto sinfonico operistico Grande Orchestra di Fiati “G. Ragni” di Termoli diretto dal M. Gianluca J. Greco.

La mattina del 25 Giugno, lungo le strade di Bisegna, ci sarà la Banda dei “Leoncini d’Abruzzo”; alle ore 11.00 la messa e la processione; alle 17.30 cerimonia dedicata ai Caduti di guerra; alle 18.00 i vespri e il ritorno della statua di San Giovanni nel suo santuario. Alle 21.30 esibizione dell’orchestra “Melodia Italiana”.

Il piccolo complesso legato alla figura di S. Giovanni Battista si trova a pochi chilometri da Bisegna, al termine di una strada di campagna, dove sorge una piccola chiesa, una grotta e un fontanile. La grotta è in realtà uno stretto cunicolo che scende per circa tre metri fino ad un piccolo ambiente piuttosto basso dove a malapena si può restare in piedi e da cui rozzi gradini conducono ad un vano buio dove è conservata la statua di San Giovanni rappresentato con sembianze infantili.

A poca distanza dalla grotta, la chiesetta e una fontana in pietra costruita alla fine del 1700. Anticamente, il giorno precedente la festa di San Giovanni (24 giugno), numerose compagnie di pellegrini, giunte a Bisegna, passavano la notte nel bosco per assistere, nelle prime ore del giorno, alla funzione liturgica e bagnarsi nell’acqua della fonte ritenuta miracolosa. Quest’ultima, si diceva, ingrossava le proprie acque nelle ore precedenti l’alba per poi ridursi allo stato originario. Nello stesso giorno viene commemorata anche la tradizione del “comparatico”, un patto di reciproco aiuto fra due persone che si realizza lavando i piedi con l’acqua della fonte e stringendosi reciprocamente la mano.

E proprio l’eremo di San Giovanni di Bisegna, incastonato tra la fitta boscaglia della Valle del Giovenco, in pieno Parco nazionale d’Abruzzo, è entrato due anni fa a far parte dei dieci eremi d’Abruzzo ricompresi nel progetto di “Valorizzazione degli Eremi abruzzesi attraverso l’arte contemporanea”. La leggenda racconta che i Monaci di Valleluce (provincia di Frosinone) avevano edificato una chiesa per S. Giovanni ed un piccolo monastero di cui ebbero il dominio fino al 1411 quando dei malviventi la distrussero, ma nel 1530 gli abitanti del paese la riedificarono.

Alla vigilia di S. Giovanni Battista, il 23 giugno, i devoti accorrono per lavarsi con le acque del fontanile che proprio nei giorni di festa abbonda di acqua ritenuta miracolosa, la quale viene utilizzata per bagnarsi il corpo in segno di protezione dalle malattie cutanee. Nello stesso giorno viene commemorata anche la tradizione del “comparatico”: un patto di reciproco aiuto fra due persone che si realizza lavando i piedi con l’acqua della fonte e recitando: “cumpare i cummare damuce la mano, la mano ce lla demo i cumpari nu saremo!”. Questo accordo li lega in una forma di parentela indissolubile nel nome del Santo, divenendo intangibile per tutta la vita.

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