Valle Roveto – Il sorpasso è il titolo del film capolavoro di Dino Risi. Un film del 1962 che descrive l’Italia del boom economico, avviata verso l’illusione effimera dell’apparire come scorciatoia per aggirare il vuoto di valori che il conformismo e l’omologazione della civiltà dei consumi sta producendo nella società.
Il film racconta il viaggio in macchina, lungo la Via Aurelia, di un piccolo borghese annoiato, nella calura estiva del ferragosto. Forse non tutti sanno come va a finire il film, per questo la visione è da consigliare agli intrepidi automobilisti che sfrecciavano con le loro auto in un qualsiasi giorno d’agosto, lungo la SS690, più nota come ex Superstrada del Liri.
Le foto riguardano solo alcune delle molte segnalazioni giunte in redazione, tutte relative al tratto di strada fra Capistrello e Civitella Roveto, la cui pericolosità, evidentemente non scoraggia certi guidatori che azzardano sorpassi in ogni condizione e in qualsiasi circostanza, sottovalutando i rischi che certe manovre vietate comportano.
Non si può pretendere che le forze dell’ordine siano onnipresenti a presidiare il territorio per garantire la sicurezza, se poi gli automobilisti, quando sanno di farla franca, sono i primi a infrangere le più elementari regole di condotta. Sono passati quasi sessanta anni dal film di Risi eppure nulla è cambiato da allora. Stessa ipocrisia, stesso egoismo, e stesso sprezzo delle regole.