I fuochi di Sant’Antonio Abate

Il 17 gennaio di ogni anno si rinnova la tradizione dei falò che solitamente si accendono in onore di Sant’Antonio Abate. Ma chi era il Santo e dove visse? E soprattutto perché si accendono i fuochi per celebrarlo? Ebbene Sant’Antonio Abate nacque nel 251 in Egitto nelle vicinanze di Zafarana a 160 chilometri dal Cairo, nel deserto della Tebaide .
Ancora oggi è possibile visitare sul Monte Qoulzom il Monastero cristiano-coopto più antico del mondo dedicato al Santo.

Fu chiamato in diversi modi: Sant’Antonio il Grande, Sant’Antonio d’Egitto, Sant’Antonio del Fuoco e infine Sant’Antonio del Deserto perché visse come un eremita in una grotta tra le rocce del deserto di fronte al Mar Rosso.

La leggenda racconta che fu l’inseparabile maialino ad accompagnare il Santo all’Inferno a prendere una fiammella e portarla accesa con il suo bastone sulla Terra per riscaldare l’umanità infreddolita perché ancora non conosceva il fuoco. Ecco spiegato il motivo per cui Sant’Antonio Abate viene raffigurato con il suo bastone, una fiammella in mano e un porcellino ai suoi piedi.

Gli anziani delle comunità montane ancora ricordano quando il parroco del paese dopo aver celebrato la messa si recava in piazza a benedire i piccoli animali e il granoturco cotto che, una volta benedetto, veniva versato nelle mangiatoie all’interno delle stalle.
Alla sera del 17 gennaio si accendevano e ancora si accendono le cataste di legno predisposte da alcuni giorni nelle piazzette del paese. In quel lontano passato era consuetudine, a fuoco quasi spento, raccogliere i carboni ardenti ancora buoni per riscaldare le vecchie stufe delle cucine. A Tagliacozzo c’è una piccola chiesetta dedicata al Santo in località Alto la Terra.

Fu costruita nella prima metà del ‘400 come si ricava dall’iscrizione scolpita sull’architrave del portale:” A.D. MCCCC25”. Sulla parte alta dell’arco si può scorgere lo stemma dell’Ordine Costantiniano con l’iscrizione;” SACELLUM S. COSTANT. IMMEDUATE SUBIECTUM” che richiama l’appartenenza della chiesuola all’associazione religiosa dedicata a San Costantino.

. All’interno, sopra l’altare maggiore, si può ammirare una statua lignea di Sant’Antonio Abbate restaurata nel 2005.

Leggi anche

Necrologi Marsica

Rita Bucci

Casa Funeraria Rossi

Luigia Emili (Gina)

Casa Funeraria Rossi

Rita Bucci

Casa Funeraria Rossi

Luigia Emili (Gina)

Casa Funeraria Rossi

Clelia Maestrale

Casa Funeraria Rossi

Margherita Maccari

Casa Funeraria Rossi