Scurcola Marsicana – “Nel continuare a ragionare quello che sta accadendo nella nostra contemporaneità sulle faccende del gusto, ma non solo, ci siamo resi conto che quel che sta appunto accadendo è nel complesso – delle parole solo ora utilizzate –, e nelle sfumature di senso, culturalmente passato.
Ci sembra di esser tornati infatti agli inizi del 2000, allorquando muovevamo i nostri primi passi proponendo quale prospettiva una ‘Ristorazione di Custodia e Biodiversa’, ‘…per una Alimentazione Piacevole, Sana EcoSostenibile…’ [articolato linguistico del 2003/2004?]. Solo che da allora sono passati 20 anni…o poco meno o poco più. E in proposito nessuno fiata – nemmeno i centri di ricerca e/o i consorzi universitari per i quali abbiamo scritto una moltitudine di documenti –. Nessuno fiata…per far sì che tutto sembri oggi nuovo [?], chissà!…
Che fare a questo punto? Comunichiamo le cose con i vecchi comunicati stampa, veicolando in questo modo le informazioni relative a ‘I Giorni del Sacro – I Gusti del Rito’ con le parole di venti anni fa, oramai passate in giudicato? Bene, ci sembra proprio!
Di seguito allora le parole dei comunicati degli anni scorsi [da anni riscriviamo i testi rimestolando parole su parole: ci siamo stancati]. Abbiamo cambiato solo le date relative all’evento, o per meglio dire, alla iniziativa culturale. Gli eventi sono altro…” Mario Iacomini – CuocoCustode

minestra realizzata con ceci contadini e gnocchetti di grano Solina
Dal 6 al 8 aprile, a partire dalle 20.00, presso il Ristorante Custode e Biodiverso Osteria Futuro, Scurcola Marsicana (AQ), con l’iniziativa “…I Giorni del Sacro – I Gusti del Rito [ed 2022] / La Biodiversità Culturale e la Santa Identità / per una Alimentazione Piacevole Sana EcoSostenibile e Biodiversa – Cambio di Paradigma”, si potranno assaporare, tra le altre, le pietanze della tradizione [gusto]pasquale della cittadina marsicana e del vicino paese Roccacerro (della Marsica in generale), come sempre realizzate a <<…partire dalle produzioni agro-silvo-pastorali recuperate attraverso i diversi progetti di ricerca da venti e più anni nella nostra esperienza articolati: dalle produzioni biodiverse d’Abruzzo, e soprattutto della Marsica>>. In particolare la struttura progetto dell’organismo ristorativo intende continuare a focalizzare l’interesse anche sui gusti dei Cenacoli: il pranzo collettivo, organizzato dalle diverse Confraternite, del giovedì e del venerdì, in ragione del quale i piatti della tradizione introducono agli aspetti più squisitamente popolari, gustosi e…della Settimana Santa di Scurcola Marsicana, e con i quali il complesso delle ritualità “apre” letteralmente al comprensorio – Gustaio –, a coloro i quali volessero vivere, “assaggiare” e comprendere, il senso profondo della Pasqua…della Comunione, così come è sentito nella/dalla cittadinanza tutta.

baccalà “allietato” da broccolo, acciughe e intingolo di erbe aromatiche primaverili dei nostri monti
Con la manifestazione, promossa da La Città Biodiversa (il Centro di Ricerca sulla <<…Biodiversità, ragionata nel suo significato denso… >>, accolta, condivisa e sostenuta dall’Azienda Agricola Terra Futuro e da Roccacerro Città Biodiversa, realizzata in collaborazione con l’Ass. Cult. Tempi Moderni e l’Ist. MondiVivo, Osteria Futuro, <<…si pone come sempre l’obiettivo di operare all’emersione de ‘Gli Stati dell’Essere – Territorio’, cioè di quelle qualità specifiche e più propriamente identitarie delle società dei nostri padri, e delle nostre madri, a partire dalla ‘condizione dell’essere comunità’ da esse stesse vissute, anche dal complesso dei saperi della nostra cultura alimentare quindi (prodotti, ingredienti, ricette, luogo di consumo…e le emozioni da questi determinati) >>.

di-Kaos[Mos]-Graf–#LeBiodiversitàPortatriciDiPace—Uova-sode-da-galline-camminanti—-
Delle ragioni politico-culturali alla base del progetto continua a parlarci Mario Iacomini CuocoCustode (cofondatore del succitato centro di ricerca sulle Biodiversità, e Chef dell’organismo ristorativo marsicano), in comunione di ragioni e di intenti con Vincenzo Nuccetelli e Giuseppe Verrecchia, gli altri due responsabili di Osteria e de La Città Biodiversa: <<Con ‘…I Giorni del Sacro [ed. 2022]’ l’intento è quello di dare continuità al lavoro che stiamo portando avanti dalla fine del ‘900. L’obiettivo è quello di muovere oltremodo la ricerca sulla Biodiversità su di un doppio livello di valenze. Non solo quello relativo alla biodiversità agronomica (le antiche produzioni abruzzesi), quindi, ma ragionare e far ragionare sul valore e sui significati dei segni di quella che abbiamo sempre ragionato essere la nostra ‘Biodiversità Culturale’: l’Identità Culturale. Una Identità nel suo complesso ‘entrata in crisi’ nella seconda metà del XX secolo, e che sarebbe invece necessario riflettere e ragionare all’interno di nuove relazioni intergenerazionali sempre più da determinare, anche attraverso le opportunità proprie degli strumenti della contemporaneità e di una visione che ne sperimenti le possibili nuove e le ‘consapevoli evoluzioni’. E continuare a recuperare e comunicare ‘…I Gusti del Rito’, guardando ai tradizionali piatti della Pasqua di Scurcola Marsicana e di Roccacerro, e alle produzioni agro-silvo-pastorali d’Abruzzo che abbiamo recuperato negli ultimi 20 anni, sconfinando spesso, ci sembra ancora la cosa migliore da fare, anche al fine di far riflettere sui pericoli relativi a quelle tendenze modaiole che stanno investendo la nostra cultura gastronomica e non. Le mode infatti tendono a ridurre il ‘processo nelle unità dei tanti presenti’. Ed allora…. >>.

Non resta altro, allora, che lasciarsi andare, accompagnati nel viaggio di conoscenza dal percorso gustativo elaborato, e definito a partire dalle pietanze servite appunto nei Cenacoli, in particolare, e in generale dai tradizionali piatti [gusto]pasquali in genere dei due centri investiti dall’iniziativa. Giovedì 6, dalle ore 20.00, in menù, allora, oltre alle consuete proposte, anche una minestra realizzata con ceci contadini e gnocchetti di grano Solina, e il baccalà “allietato” da broccolo, acciughe e intingolo di erbe aromatiche primaverili dei nostri monti. Venerdì 7, in coerenza con la tradizione, gli spaghetti con sugo di tonno e pomodoro sostituiranno la minestra di ceci. Rimane invece <<il baccalà dal montuoso aroma, che ne condiziona il sapore con spume altimetriche colorate di verde >>.
Pani Custodi – la Pizza di Pasqua con il grano Solina
Dalle tradizioni roccatane, <<La Straccia d’Abbacchio, pietanza dei pastori di questa parte d’Abruzzo nelle sue ragioni evolute, le fettuccine dai sughi lunghi e borbottanti, e… >> Domenica 8, qualora le condizioni meteo lo consentiranno, con una ‘indicazione di processo relativa alle #BiodiversitàPortatriciDiPace’, si cambia scenario: #GustoRocaccerro. Ed allora, la colazione pasquale fatta di coratella, tagli dal sapore invernale (salsicce e salami…da maiali allevati secondo criterio), uova sode da galline camminanti… Sostiene (di struttura) il tutto i Pani Custodi, realizzati con cinque grani antichi abruzzesi, e la Pizza di Pasqua con il grano Solina… Infine: la Pizza Doce, genziana, e il giorno dopo gironvolamenti per i nostri monti e dentro le nostre qualità! e poi il pranzo di pantagruelica eleganza, con tutto quello che il nostro AbruzzoBiodiverso ha nei secoli elaborato per una “Alimentazione Piacevole, Sana, EcoSostenibile e Biodiversa”.
<< E’da sottolineare che le attività in programma le stiamo producendo anche riferendoci ai risultati conseguiti dalle sperimentazioni che abbiamo prodotto sin dal 2000. Sperimentazioni in alcuni momenti finanziate dal MATTM e dal MIUR, e che ci hanno permesso di entrare in rapporto con Consorzi Universitari e organismi di ricerca istituzionalizzata. E che ‘Santa Identità’ ci protegga >>.
“Non rimane altro che attendere il momento degli assaggi prenotati, e quello nel quale alcune altre di queste nostre parole – Per una ‘Alimentazione Piacevole, Sana, EcoSostenibile e Biodiversa’[per un necessario Cambio di Paradigma] – saranno considerate proprie solo se ragionate da altri”.
