I tesori di carta della Marsica diventano digitali

L’obiettivo è quello di favorire e facilitare l’accesso alle fonti documentarie utili alla ricerca e alla riscoperta delle proprie radici, oltre a quello di una maggiore tutela e sicurezza del patrimonio documentale di pregio

Avezzano – La Sezione di Archivio di Stato di Avezzano ha iniziato la digitalizzazione (fotografia elettronica) del patrimonio archivistico marsicano conservata nell’Istituto. La digitalizzazione è iniziata con i documenti  più antichi (XIII Sec.) e pregiati come: pergamene, statuti, catasti antichi, catasti onciari, libri dei Consigli, il Liber Vitae (Bibbia) incunabolo stampato a Venezia nel 1495, ecc.

L’obiettivo è quello di favorire e facilitare l’accesso alle fonti documentarie utili alla ricerca e alla riscoperta delle proprie radici, oltre a quello di una maggiore tutela e  sicurezza del patrimonio documentale di pregio.

Il progetto è stato reso possibile grazie alla visione innovativa e all’impegno dei due consiglieri marsicani della Fondazione della Cassa di Risparmio della Provincia dell’Aquila, i quali, facendo leva sulla “sensibilità storico-archivistica” del Presidente Marco Fanfani, si sono fatti promotori dell’erogazione di un contributo per dotare la Sezione di Archivio di Stato di Avezzano di un apparato tecnico per l’acquisizione e la gestione delle immagini, necessario, appunto, per la digitalizzazione del patrimonio archivistico della Marsica.

L’importanza del progetto ha avuta un’immediata conferma con l’attivazione di diverse collaborazioni con le scuole del territorio, attraverso una serie di visite guidate all’Archivio, e con la stipula di convenzioni con il Liceo Classico “Torlonia”  e con il Commerciale “G. Galilei” di Avezzano, per l’attuazione dell’alternanza scuola-lavoro prevista dalla normativa della cosiddetta “Buona Scuola”.

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