Marsica – Qualche tempo fa, come documentammo anche attraverso le pagine del nostro giornale, un troupe di Rai 5 ebbe modo di visitare e raccogliere materiale tra Pescina e Aielli. Dalla Rai vennero nella Marsica per lavorare a un documentario su Ignazio Silone, uno degli scrittori e intellettuali più prestigiosi e significativi della storia marsicana.
Dal lavoro compiuto in quel frangente è nato il documentario “Ignazio Silone. La voce del cafone”. Un viaggio tra le pagine e i luoghi del giornalista, scrittore e politico Ignazio Silone: lo propone “Sciarada, il circolo delle parole” con “Ignazio Silone. La voce del cafone”, in onda lunedì 2 ottobre alle 22.55 in prima visione su Rai 5.
Clarissa Montilla, Alessio Guerrini, Dario Marani, autori dello Speciale, raccontano la vita e la scrittura di Ignazio Silone, pseudonimo di Secondino Tranquilli, che nasce a Pescina, in Abruzzo, il primo maggio del 1900, una data involontariamente significativa per un autore che tutta la vita si è occupato dei lavoratori più umili.
Tra le testimonianze, quelle del pronipote Romolo Tranquilli, di Andrea Sangiovanni dell’università di Teramo, del sociologo Benedetto Di Pietro, di Manlio Cimini dell’università di Chieti-Pescara, dello scrittore Renzo Paris, di Liliana Biondi dell’università dell’Aquila e di Sebastiana Ferrari, curatrice dell’Archivio Silone.
“Fontamara”, il suo capolavoro esce in lingua tedesca, a Zurigo, nel 1933, novant’anni fa. In Italia viene pubblicato soltanto nel 1947. L’universo contadino della Marsica, simbolo di ogni povertà, è nel romanzo il luogo nel quale lo scrittore ritaglia la sua “poetica del cafone”, una vera e propria elegia degli ultimi. Lo Speciale si chiude a Pescina dove lo scrittore riposa, secondo le sue volontà, sotto il campanile di San Berardo, con la vista del Fucino in lontananza e ad Aielli dove l’artista Alleg ha trascritto “Fontamara” in un murale di 80 metri.