“il canto dell’Epifania” una lirica di Maria Assunta Oddi si fa canto di speranza

Tra i buoni propositi del nuovo anno molti auspicano l’arrivo della pace  e la cessazione dei numerosi e tragici conflitti che ancora oggi tormentano l’umanità. In questa poesia, che invita a guardare oltre l’orizzonte delle barricate, la scrittrice dei Marsi Maria Assunta Oddi fa del viaggio dei Re Magi la speranza nell’avvento di un mondo di pace.

Canto dell’Epifania.
Tra passato e futuro
su immobili pietre e tenere dune
tre Magi guidati dalla stella
all’ombra della notte d’oriente
nel rigido inverno di gelo
si misero in viaggio
scrutando la storia dell’uomo
nell’anima eterna di amore
di un Dio Bambino.
All’improvviso un fruscio di neve
ammantò di candore il cielo
e il mondo del presepe
brillò negli occhi dei viandanti
stupore infinito di pace:
vicino all’agnello sostò il lupo
ammansito a rimirare l’orizzonte
stellato di meraviglia.
Luce e mistero tra echi di angeli
svelarono in coro la buona novella
sotto la cometa con voce di zampogna
per farsi profezia di redenzione.
Davanti alla mangiatoia in ginocchio
Melchiorre, Gaspare e Baldassarre
adorarono con doni e preghiere
il piccolo Re in fasce il cui sorriso
rallegrò l’universo di speranza.
E fu un grande silenzio su tutta
la terra perché a Betlemme era nato Gesù.

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