Avezzano – Il Convegno per la presentazione del libro “Il Cilindro nel coniglio”, Raccolta di saggi e proposte per una politica senza trucchi, organizzato Venerdì 4 settembre dal Movimento Civiltà Italiana e dall’Associazione Credici, ha fatto registrare una partecipazione di pubblico al massimo della capienza del Castello Orsini Colonna di Avezzano.
Il primo messaggio lanciato dal Convegno è stato il pieno rispetto delle norme anti-Covid, in linea con il contenuto del Libro, che, come lascia intendere il sottotitolo, ha finalità formative in direzione di una politica fondata sulla trasparenza e sulla correttezza. “Sotto il profilo organizzativo siamo pienamente soddisfatti per aver garantito al massimo la sicurezza, che di questi tempi è forse il risultato più importante”, ha dichiarato Pierluigi Palmieri, coordinatore del Convegno e curatore del testo. “Alla luce delle assurde manifestazioni dei negazionisti a Roma” ha aggiunto “voglio sottolineare con forza questo aspetto e ribadire quanto scritto nel libro sul senso civico”.
In poco più di mezz’ora circa 120 persone sono state controllate e registrate con la procedura del doppio skanner per la misurazione della temperatura corporea, e poi sistemate in sala secondo il prescritto distanziamento e con la mascherina indossata. Ciò è stato possibile grazie al lavoro certosino dello Staff composto da Valentina Martellone, Clara Tollis, Luciana Orsini, Giulio Gentile, Marco Laurenzi, Luca Sami, Daniela Marcelli, coordinati da Gianluca Costantini. Il servizio sanitario è stato garantito dai dottori Massimo Cardilli, Enzo Felli e Bartolomeo Laurenzi, quello antincendio da Luigi Felli, Antonio Di Carlo, Antonio La Mendola della Sezione di Magliano dei Marsi della Protezione Civile e l’assistenza tecnica e il servizio fotografico da Alberigo Marcelli.
In apertura dei lavori il prof. Raniero Regni, ha illustrato i punti salienti del suo saggio “Genesi e destinazione della politica dei nostri giorni”, che apre il libro di Palmieri. Proprio in riferimento all’emergenza conseguente al Covid, Regni, ordinario di Pedagogia Sociale alla LUMSA di Roma, ha iniziato dalla Scuola e ha sottolineato i rischi che si corrono nel considerare il periodo di reclusione come un intervallo tra un primo e un secondo tempo di uno stesso film, in attesa che tutto riprenda come prima. La straordinaria esperienza del lockdown, al contrario deve essere valorizzata come una pausa tra un film ed un altro diverso. A proposito di didattica a distanza ha ricordato che ciò che apprendiamo non è mai indifferente al come (“un altro modo di dire che il mezzo è il messaggio”). La rete è un non luogo, la memoria è legata ai luoghi, ai corpi. “La crisi” ha ribadito Regni “è un’occasione propizia per produrre un cambiamento, perché ci costringe a rivedere le categorie dell’impossibile”.
Sul Piano puramente politico ha sottolineato che Civiltà Italiana con il suo Laboratorio è un movimento che lavora da tempo e che inizia con generosità e altruismo un’avventura amministrativa, alla quale non si fermerà. “La politica non deve solo gestire il presente ma produrre futuro” ha aggiunto “mentre la maggior parte delle cosiddette soluzioni oggi sono soluzioni che creano ulteriori problemi”.
In conclusione, citando alcune definizioni della politica di pensatori di grande spessore (da Don Milani a De Toqueville, passando per Bowman e De Benoist fino alla Arendte a Capitini) ha raccomandato la lettura del Libro. Lo stesso invito è arrivato da Marcello Martelli, giornalista professionista e scrittore, che dall’alto della sua esperienza ha valutato IL CILINDRO NEL CONIGLIO, come un testo essenziale per una vita politica partecipata e consapevole, di cui sono emblematici il titolo e i contenuti del libro, compresi ovviamente gli articoli a sua firma presenti nel testo. Mario Travaglini, Presidente Nazionale di Civiltà Italiana, esperto di economia e finanza internazionale, ha tracciato le grandi linee del progetto politico del suo Movimento che vuole partire dal territorio per far prevalere il buon senso e la competenza nella gestione della cosa pubblica, di cui in occasione dell’emergenza. abbiamo avuto pessimi esempi sia in Italia che in Europa.
Altrettanto critico in termini gestionali, con riferimenti particolari alla realtà avezzanese Massimo Cardilli, perno centrale della sua comunicazione è stato il livello culturale della Società a tutto tondo e, non sottacendo i grossolani svarioni culturali esistenti nella toponomastica cittadina, la necessità di trasporti pubblici più “green”. E’ seguito un simpatico intervento dell’attore romano Antonio Giuliani, che ha piacevolmente intrattenuto i presenti, tra il serio e faceto sulla situazione del mondo del Teatro prendendo spunto anche dagli interventi dei relatori. In chiusura, dopo il saluto di Antonio Del Boccio, e le comunicazioni di Fabio Galli, geologo, e del giovane Volontario internazionale Giulio Gentile. Infine Palmieri ha annunciato che gli abstract degli interventi dei relatori saranno pubblicati sui siti www.civiltaitaliana.eu e www.credici.eu, ha illustrato l’impostazione del libro e suggerito le modalità per una sua scorrevole lettura.