Avezzano – “Oggi, ad un anno da quando l’idea di un progetto per il potenziamento della Roma-Pescara ha iniziato a stimolare i fondatori del MO.VE.TE. di Sulmona, Avezzano, L’Aquila, Chieti e Pescara, le azioni di governo iniziano a muovere i primi passi concreti. La macchina è in moto, e molto probabilmente nessuno potrà più fermarla, anche e soprattutto grazie al denaro fresco in arrivo col Recovery Fund”. Così, in una nota, il comitato MO.VE.TE. Abruzzo.
“Non possiamo per questo che rallegrarci della valutazione sin qui fornita, sia in sede politica che tecnica, allo studio di pre-fattibilità, coordinato da Antonio Mezzoprete ed elaborato in collaborazione con la società Senalfa di Scurcola Marsicana di Maurizio e Fabio Germani. Risultati raggiunti valorizzando alcuni concetti centrali di sostenibilità dell’opera quale l’impatto: sociale, ambientale ed economico. Coniugando così le scelte progettuali adottate, sia sul piano tecnico che funzionale, al riuso delle attuali porzioni di tratta RM-PE e SU-AQ laddove, in ragione degli obiettivi posti, tendessero a salvaguardarne: tempi porta a porta ridotti a meno della metà degli attuali migliori treni; soste di stazione nelle aree interne; contiguità di bacino per utenti posti a 10/20 min. dalla stazione più vicina.
Lo studio, inizialmente presentato nei territori nell’ambito di convegni pubblici, è stato poi illustrato a Marzo, ad Avezzano, al Ministro delle infrastrutture De Micheli alla presenza di alcuni Parlamentari appartenenti a forze di governo; successivamente, a Giugno, all’AD di RFI e in un secondo incontro, all’Alta Direzione compartimentale competente. Riportando, nelle diverse circostanze, apprezzamento ed una sostanziale convergenza circa la validità delle scelte progettuali adottate.
Di fronte alla scoperta che decine di parlamentari e consiglieri avevano dedicato l’intera loro vita alla nuova linea ferroviaria, senza peraltro che nessuno se ne accorgesse, vale la pena per questo ricordare che a fine Giugno u.s. l’unica proposta concreta depositata presso il MIT proveniente dall’Abruzzo e rispondente per completezza alla forma richiesta: era quella del MO.VE.TE.
Il MO.VE.TE. ha dunque dimostrato che gruppi di cittadini attivi sono in grado di bypassare le consuete lungaggini politico-burocratiche, e di elaborare progetti per la rinascita dell’Abruzzo. Progetti concreti che poi a livello di governo (in questo caso nazionale, ma riteniamo anche regionale) vengono inevitabilmente accolti in quanto manifestamente nati per il bene comune”.
A partire dall’asse ferroviario Roma-L’Aquila-Pescara, e continuando a seguirne passo passo lo sviluppo della fase di progettazione definitiva, il Movete rende noto che inizierà adesso uno studio, per il quale chiederà a tutta la società civile una fattiva collaborazione, riguardante tutte le potenziali sinergie che questo potente volano potrà suscitare, nell’ottica di uno sviluppo armonico della regione.