Venerdì 21 giugno, il grifone croato Kvarner è stato liberato nella Riserva Naturale Statale Monte Velino e, dopo due giorni di prudente esplorazione, ha iniziato il suo viaggio attraverso i cieli dell’Appennino.
Arrivato a novembre 2018 nelle voliere di acclimatazione della Riserva, durante l’inverno è stato ospitato e preparato al rilascio in natura dal personale specializzato del Reparto Carabinieri Biodiversità di Castel di Sangro.
Kvarner era arrivato nell’estate 2018 al centro di riabilitazione di Beli sull’isola di Cherso in Croazia (http://www.belivisitorcentre.eu/ ) dopo essere caduto in mare perché disturbato dai turisti quando era ancora nel nido. Nel centro, gestito dall’ente pubblico Priroda e diretto dal dott. Tomislav Bandera Anić, è stato curato e riabilitato al volo e a settembre 2018, dopo la sua reimmissione in natura, ha attraversato l’Adriatico ed è arrivato in Romagna. Da lì ha intrapreso un lungo viaggio, come testimoniano i dati del GPS di cui è dotato, attraversando buona parte della penisola, dalla Liguria alla Toscana e poi dalle Marche all’Abruzzo, al Lazio e ancora più a sud fino ad arrivare in Calabria, in provincia di Catanzaro. Qui il giovane grifone, denutrito e disorientato, un mese esatto dopo la sua partenza dalla Croazia, è stato soccorso, e poi curato dalla dottoressa Debora Giordano, direttore sanitario del Centro Recupero Animali Selvatici della provincia di Catanzaro.
Dopo avergli prestato le cure necessarie, il dott. Fulvio Genero della Vulture Conservation Foundation (https://www.4vultures.org/ ), d’accordo con il centro di riabilitazione di Beli e con i ricercatori di BIOM che hanno installato la trasmittente GPS sul grifone (http://www.biom.hr/ ), ha pianificato con i Reparti Carabinieri Biodiversità di Castel di Sangro e di Catanzaro il trasferimento di Kvarner nelle voliere di acclimatazione della Riserva Statale del Monte Velino, dove ha trascorso la lunga convalescenza, per essere liberato nella stagione adatta.
Ormai entrato nel suo secondo anno di vita, al momento della liberazione Kvarner pesava 9 kg, ed era pienamente sviluppato. In una splendida giornata di sole, durante una manifestazione organizzata nell’ambito di un progetto di volontariato europeo (https://www.life360esc.eu/it/ ) e con la partecipazione dei bambini del Centro estivo comunale di Magliano de’Marsi, Kvarner ha ripreso il volo e si è unito ai 300 grifoni che da 25 anni vivono nell’Appennino centrale grazie ad un progetto di reintroduzione del Corpo forestale dello Stato. Kvarner è anche marcato con un anello colorato verde, che reca il codice CYO, e che permette il suo riconoscimento a distanza.
Ma Kvarner non ha dimenticato la sua indole di girovago e sta cercando una nuova casa. Dopo due giorni trascorsi nell’area della Marsica, ha dato fondo alle sue capacità di volatore ed ha ripreso le sue esplorazioni risalendo l’Appennino fino al Piemonte. Da qui potrebbe spingersi fino in Francia e unirsi alla colonia di grifoni delle Gole del Verdon. Ed è proprio lì che due grifoni inanellati sul Monte Velino sono stati recentemente avvistati, rafforzando un importante sodalizio internazionale.