Il Liri ormai sembra una fogna a cielo aperto

Capistrello – Nella mattinata di domenica il consigliere comunale di Canistro, Angelo Mariani ha inviato alla redazione di TerreMarsicane, alcune foto che ritraggono la schiuma sul fiume che attraversa il paese dell’acqua minerale. «È la solita schiuma!» dice Mariani. La stessa che da più di tre settimane esce dall’Emissario col suo olezzo vomitevole. «I sindaci dovrebbero fare un esposto per disastro ambientale alle autorità preposte.» aggiunge.

Gli sversamenti continuano ormai da tempo. All’altezza del punto in cui l’Emissario Claudio/Torlonia immette le acque del Fucino nel Liri, sotto l’abitato di Capistrello, il fiume cambia colore e cambia odore. Cambia perfino l’umore di qualche escursionista che si era avventurato per quella stretta gola, alla ricerca di scorci suggestivi rubati dall’indolenza istituzionale. A quel punto una troupe del giornale si reca sul posto.

La cascata che sovrasta il fiume, ruggisce minacciosa col suo carico di schiume maleodoranti e limacciose. Nel video, girato domenica 5 luglio alle 18.00, si sente il fragore dell’acqua che abbatte la sua forza sulle rocce. Sembra il grido della natura offesa e maltrattata dall’uomo. Le associazioni, da tempo, si battono per sensibilizzare le istituzioni e l’opinione pubblica, spesso però, hanno la sensazione di combattere contro i mulini a vento.

Dino De Vecchis, Referente dell’Associazione Piani Palentini, riferisce che nella mattinata ha accompagnato alcuni visitatori all’Emissario rimanendo sconcertato per il disastro che si è trovato davanti. «Ho provato vergogna per l’indegno spettacolo che il paese offre ai malcapitati turisti.» Poi aggiunge. «Ciò che ci lascia esterrefatti è che il comune di Capistrello, nella figura del Sindaco, che è anche portavoce del Contratto di Fiume, con un disastro del genere non fa nulla? Lui avrebbe la possibilità di chiamare l’ASL e l’ARTA e dire loro – Signori cosa vogliamo fare? – Questa logica dei continui annunci, ormai ha stufato. Ma forse nessuno vuole prendersi la briga di agire perché la patata è molto scottante.»

Sul posto incontriamo anche la Presidente dell’Associazione Amici dell’Emissario, Pina Di Domenico. Racconta a TerreMarsicane di aver accompagnato una famiglia con bimbi piccoli al seguito, dopo aver avvisato il papà e la mamma che sarebbero potuti incappare in qualche sgradevole odore molesto, e così è stato.

Intanto la consulta delle associazioni che aderiscono a Viviamo il Liri, sta ragionando su alcune iniziative forti, visto che le continue riunioni e convegni, non hanno dato i risultati sperati. A questo punto non sono escluse azioni dimostrative e eventuali ricorsi alla via giudiziaria.

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