Il marsicano Salvati tra i 310 della gara di corsa in montagna più dura del Mondo

Da Trasacco, per il parco di Villa Ada a Roma, fino alle quattro montagne oltre i 4000 metri più importanti della Val d’Aosta. "Ho pensato tutto il tempo a mia moglie e mio figlio. Avevo con me la sua canottierina"

Trasacco. Anche un atleta della Asd Plus Ultra di Trasacco ha portato a termine la 4K Alpine Endurance Trail Valle d’Aosta: 350Km e 25.000 metri di dislivello. In pratica, la gara di corsa in montagna più dura del Mondo, (per saperne di più: www.4kvda.com).

Si tratta di una gara ad anello che si svolge sulle Alpi Valdostane con partenza e arrivo a Cogne, nel Parco Nazionale del Gran Paradiso.

“Siamo partiti in 650 e siamo arrivati in 310”, racconta Salvati, “si sono ritirati più della metà dei partecipanti. Una gara durissima, ci vuole “tanta testa” per portarla a termine. C’erano atleti provenienti da 29 nazioni”, va avanti, “si è svolta al cospetto dei 4K ovvero le quattro montagne oltre i 4000 metri più importanti della Val d’Aosta: Monte Bianco, Cervino, Monte Rosa e Gran Paradiso. Siamo passati da 300 a 3300 metri sul livello del mare, in un ambiente tanto maestoso quanto ostile”.

“Ho preparato la gara tra Roma e l’Abruzzo”, dice il giovane marsicano sorridendo, “non è facile prepararsi a una gara del genere, con 25.000 metri di dislivello, correndo a Villa Ada! Bisogna avere una forte motivazione e un amore incondizionato nei confronti della montagna. Ho ‘rubato’ tanto tempo alla mia famiglia, sia per la preparazione che per lo svolgimento, e questo è stato anche uno dei motivi che mi ha spinto a portarla a termine, lo dovevo a loro: mia moglie e mio figlio. Ho portato per tutto il tempo dentro lo zaino una canottierina di mio figlio e ogni volta che arrivavo in una base vita l’annusavo per sentire se c’era ancora il suo odore. Questo mi ha aiutato anche a superare i momenti più difficili. E’ stata mia moglie a suggerirmi di portarla con me. Ah… le donne”.

Salvati, trasaccano “doc” oggi vive a Roma insieme alla moglie Dea e al piccolo Niccolò. E’ un consulente d’azienda che lavora nell’ambito delle telecomunicazioni. Dopo la competizione sportiva ha salutato così i suoi amici e sostenitori sulla pagina Facebook:

“La 4K non è una gara ma un viaggio dentro se stessi, è sofferenza, amicizia, wilderness è anche un pizzico di follia. Una scarica di emozioni può travolgerti in qualsiasi ora del giorno e della notte e bisogna essere forti per non lasciarsi sopraffare, poi c’è il legame che si genera con il tuo compagno di corsa, che può essere anche più di uno, che è fortissimo e te lo porterai dentro per tutta la vita. Per me la 4K è stata questo e tanto altro ancora. Non è facile esprimere a parole quello che ho ancora dentro, prima o poi ci proverò, ma posso garantirvi che si tratta di una forte energia che ancora devo capire come scomporre e canalizzare. Di fatto rimanendo per tutto questo tempo fuori dalla ‘Zona di Comfort’ (151 ore) ho oltrepassato un limite e ho acquisito nuova consapevolezza, ma soprattutto me ne sono tornato a casa con una bellissima storia da raccontare”.

 

Leggi anche

Necrologi Marsica

Fortunata Bisegna

Redazione contenuti

Vanda Melatti

Redazione contenuti

Fortunata Bisegna

Redazione contenuti

Vanda Melatti

Redazione contenuti

Tiziani Catalli

Casa Funeraria Rossi

Sabaudia Mistretta (GIULIA)

Casa Funeraria Rossi