Sulmona – Il Presidente del Parlamento Europeo David Sassoli ricorda, nel giorno del suo compleanno, Gino Fasoli, il medico e animatore di Emergency e di Medici senza frontiere, originario di Sulmona, morto a causa del Covid-19. Il medico, oramai in pensione, era rientrato in un ospedale di Brescia per aiutare i colleghi impegnati in prima linea contro il virus.
Un uomo e un medico di grande spessore che non ha esitato, neanche per un istante, ad indossare nuovamente il camice bianco durante la prima ondata del Coronavirus.
“Nel Bresciano, dove risiedeva, nel pieno della prima ondata del Covid, gli avevano chiesto aiuto nell’emergenza, anche se lui era già in pensione. “Gino, ci aiuti? Ce la dai una mano?” Gino Fasoli, medico, originario di Sulmona, animatore di Emergency e Medici senza frontiere, già medico di famiglia e volontario in Africa (dove era stato anche rapito) non si sarebbe mai tirato indietro. Si è quindi impegnato nuovamente in prima persona. In una battaglia difficile. Sul campo. Per difendersi, in quei giorni terribili di confusione e angoscia, aveva solo una mascherina. Ha rischiato in prima persona, ha ripreso a visitare per salvare vite umane, sacrificando la propria” scrive il Presidente Sassoli.
“Oggi Gino avrebbe compiuto gli anni, e gli dedichiamo con commozione sincera questo pensiero. Lo facciamo nel nome suo, e di quello dei tanti medici, infermieri, farmacisti, del personale degli ospedali e delle Rsa che ogni giorno combattono la stessa difficile battaglia. Gino l’ha data, una mano. Una mano tesa all’umanità. Sta a noi, solo a noi, essere all’altezza del suo sacrificio. E, se possibile, non dimenticarlo” conclude David Sassoli.