Al tempo di Francesco la devozione per la Madonna era molto sentita, grazie anche alla poesia religiosa e ai canti cavallereschi dei trovatori. Per il Santo di Assisi la venerazione per Maria era autentica perché contemplata nel suo ruolo dentro la storia della salvezza.
Nell’odierna emergenza sanitaria l’atteggiamento materno verso gli altri e verso il mondo afflitto dalla pandemia accentua il bisogno tipicamente femminile e materno di “Una cultura della cura”: “E ciascuno ami e nutra suo fratello, come la madre ama e nutre il proprio figlio”. La preghiera dedicata alla Vergine è probabilmente la più antica preghiera nella quale Francesco vive una profonda vicinanza a Maria. Egli contempla, loda e prega la madre di Dio e del genere umano nella sua relazione alla Santissima Trinità. Per cui si può dire che la Madonna è nel contempo “serva”, del figlio del quale è “madre” e dello Spirito Santo del quale è “sposa”. Operare nella logica del servizio significa, come ha detto Papa Francesco, superare il concetto di speculazione nell’ottica di un’economia più giusta nella distribuzione equa delle risorse per una società inclusiva e sostenibile.
Il saluto alla Beata Vergine Maria più che una preghiera è costituito da frasi sfuggite da un colloquio molto più profondo tra un uomo e sua madre in una delle avventure esistenziali più affascinanti che la storia ricordi. Leggendola, cerchiamo di scoprire il segreto della sua bellezza, non solo letteraria, per apprezzare la sorgente del suo splendore che resiste all’oblio del tempo.
Saluto alla Vergine.
Ave signora, santa Regina,
santa madre di Dio, Maria,
che sei vergine fatta Chiesa
ed eletta dal santissimo Padre celeste,
che ti ha consacrata
insieme con il santissimo suo Figlio diletto
e con lo Spirito Santo Paraclito;
tu in cui fu ed è
ogni pienezza di grazia ed ogni bene.
Ave, suo palazzo,
Ave, suo tabernacolo,
Ave, sua casa,
Ave, sua ancella,
Ave, sua Madre.
E saluto voi tutte, sante virtù,
che per grazia e illuminazione
dello Spirito Santo
venite infuse nei cuori dei fedeli,
perché da infedeli
fedeli a Dio li rendiate.