Pescasseroli – Nei giorni scorsi, il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise ha ricevuto una delegazione della Repubblica dell’Uzbekistan, che ha visitato il Parco e incontrato funzionari, Sindaci e operatori turistici del territorio. La delegazione, guidata dal Primo Vice Ministro dell’Ecologia, della Protezione dell’Ambiente e del Cambiamento Climatico della Repubblica dell’Uzbekistan, Obidjon Kudratov, era composta da altre 8 persone tra dirigenti del Ministero dell’Ecologia e del Comitato di Stato per l’Ecologia e la Protezione dell’Ambiente della Repubblica dell’Uzbekistan.
L’appuntamento è iniziato a Pescasseroli, dove la delegazione ha incontrato il Presidente Giovanni Cannata e i Responsabili del Parco per un confronto sui temi della conservazione della Natura e della gestione delle Aree Protette. Nel pomeriggio la delegazione, accompagnata sempre dal Presidente del Parco e dal Rappresentante del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, il Dott. Antonio Maturani, ha fatto un tour del Parco incontrando Sindaci e operatori turistici del territorio.
Durante l’incontro è stato anche sottoscritto un Protocollo d’Intesa sulla cooperazione nel campo della tutela dell’ambiente e della gestione dei parchi nazionali fra il Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise e il Ministero dell’Ecologia, della Protezione Ambientale e dei Cambiamenti Climatici della Repubblica dell’Uzbekistan.
“Questi incontri istituzionali sono sempre un momento di confronto importante perché arricchiscono di esperienze e di conoscenze, che solo apparentemente sono molto distanti dalle nostre quando si parla di conservazione e di gestione delle Aree Protette – ha dichiarato il Presidente del Parco Cannata – La Natura non ha confini, geografici o politici, ma vive di connessioni ed equilibri su ampia scala oltre che su scala locale e la conservazione, così come la lotta al cambiamento climatico, si attivano soprattutto se sapremo comprendere i fenomeni globali e se sapremo collaborare tra Stati per implementare le conoscenze e le buone pratiche di ogni realtà, anche su scala locale”.
