Il Paterno non ci sta, dopo il rinvio del match casalingo contro il Castelnuovo Vomano, Di Gregorio chiede l’intervento dell’amministrazione comunale

Paterno – Già due settimane fa, in occasione del derby di Eccellenza, massimo campionato regionale di calcio, fra Paterno e Capistrello, il terreno di gioco del campo di via del Fosso era inadatto ad ospitare una partita degna di tale nome a causa della pioggia.

A nulla sono servite le richieste da parte della società del Paterno Calcio, con a capo Angelo Di Gregorio, per disputare le partite in altri impianti della Marsica; in special modo i dirigenti del club neroazzurro contattarono, già da prima dell’inizio del torneo, le amministrazioni dei paesi di Capistrello, Canistro, Pescina e Celano, in cerca di un campo disponibile, ma dopo i legittimi no incassati per svariate motivazioni, si decise di disputare tutte le gare casalinghe del Paterno all’Addari, campo in pozzolana che versa in condizioni disastrose data la scarsa attenzione riservata dal Comune di Avezzano.

Angelo Di Gregorio proprio in occasione del match annullato oggi dopo le forti precipitazioni della scorsa notte, che vedeva il Paterno ospitare la capolista Castelnuovo Vomano, si è detto rammaricato per la poca considerazione verso un club che per anni ha lottato ai vertici di un campionato regionale, esportando la propria cultura sportiva anche in regioni lontane come Sicilia o Sardegna, in occasione delle partite di Coppa.

<<È il momento che qualcuno intervenga. -ha aggiunto il presidente- Si è scelto di investire nel campo di Antrosano, che con tutto il rispetto per gli amici della frazione, non ha nemmeno una squadra, quando si poteva dare un manto sintetico al dei Marsi (anche nell’impianto dell’Avezzano Calcio la situazione è rovinosa n.d.r.) che permetteva a tutti di giocarci anche quattro partite al giorno.>>

La situazione degli impianti sportivi ad Avezzano, ma nella Marsica in generale, è davvero pietosa. Lo Stadio dei Marsi, come suddetto, è da anni che non ha un terreno di gioco per ospitare gare di Serie D, la maggior parte delle tribune degli stadi nella zona (vedi Canistro, Celano, Trasacco) sono inagibili e dunque non possono ospitare i tifosi, lo Stadio dei Pini, perla dello sport avezzanese fino a qualche anno fa, è abbandonato a se stesso.

Su Facebook è apparso anche un post dell’ex assessore alla cultura di Avezzano, Pierluigi di Stefano, dopo il match di Promozione tra Pucetta e L’Aquila vinto 3 a 2 dai padroni di casa ma giocato a Canistro:

<<Il Pucetta che batte L’Aquila nel derby di Promozione é una bella storia di calcio con un piccolo neo.
La partita dal sapore storico tra la squadra del capoluogo e quella del quartiere di Avezzano si è giocata a porte chiuse a Canistro per l’assenza di strutture adeguate nella nostra città.
Quello degli impianti sportivi (di tutti gli sport) è un tema non secondario che necessariamente dovrà essere presente nell’agenda programmatica del prossimo Sindaco della Città.>>

Lo sport è sinonimo di integrazione, aggregazione e cultura, molte cose andrebbero riqualificate ma nessuno presenta mai progetti seri o si impegna per rispettarli e intanto la situazione continua a peggiorare e noi marsicani, anche agli occhi anche dei nostri corregionali, siamo considerati anni luce indietro.

 

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