Marsica – Una pubblicazione storica, anche rara e preziosa. Si tratta di un libro, numero unico, come ben specificato fin dalla copertina, realizzato appositamente per aiutare i terremotati della Marsica. Una sorta di opera collettiva e benefica costituita dagli scritti redatti da numerose personalità del tempo: Gabriele D’Annunzio, Benedetto Croce, il filosofo Filippo Masci, l’archeologo Giulio De Petra, il giornalista Panfilo Gentile, il geografo Luigi Filippo De Magistris, lo storico ed archeologo chietino Cesare De Laurentiis e molti altri nomi del mondo della cultura, dell’informazione, della ricerca italiani.
Il libro venne venduto per la modica cifra di “lire una” e il ricavato, verosimilmente, fu utilizzato per aiutare le popolazioni marsicane e abruzzesi colpite dal sisma. Gabriele D’Annunzio ha contribuito con un testo intitolato “Pel latin sangue gentile” che, come viene spiegato in calce, era stato scritto dal Vate per la fondazione, a Parigi, di un ospedale italiano per i feriti di guerra. Benedetto Croce, invece, è autore di una riflessione che, a ben guardare, poco ha a che vedere con il terremoto, intitolata “Lo scrivere per l’occasione“.
Molto più toccante, invece, lo scritto di Cesare De Laurentiis, storico ed archeologo abruzzese, che in un passaggio del suo testo scrive: “Fin dalla mia adolescenza ho sempre amato quello ora desolata parte del nostro Abruzzo come se vi fossi nato. Imparai a conoscerla da Serafino Rinaldi, marso, cugino di mia madre, medico il più reputato in quei luoghi, patriota della vigilia, in cui si riscontrava l’antica fierezza della propria stirpe, mista ad una bontà veramente patriarcale“. Oltre ai testi, in questo grande libro, ci sono anche immagini, disegni e partiture musicali come quelle di Francesco Paolo Tosti o di Vittorio Pepe o Guido Laccetti.