Il prezzo del petrolio crolla ma alla pompa il carburante è sceso di poco, Codacons: “dovrebbe scendere ancora di molto, anomalia nel settore petrolifero”

Da oggi benzina

Il calo dei prezzi di benzina e gasolio alla pompa è per il Codacons totalmente insufficiente, con il crollo del petrolio sui mercati che non si riflette adeguatamente sui listini praticati ai distributori. Lo afferma il Codacons, che ancora una volta segnala le anomalie nel settore dei carburanti.
“Il petrolio risulta oggi deprezzato del 22% rispetto ai picchi del 2025, col Wti che passa dai 78 dollari al barile di metà gennaio agli attuali 60,5 dollari, mentre il Brent è sceso da 82 dollari di gennaio agli attuali 64 dollari – spiega il Codacons – Nello stesso periodo, tuttavia, il prezzo della benzina alla pompa è passato da una media al self di 1,823 euro al litro agli attuali 1,731 euro, con una riduzione di appena il -5%; il gasolio è sceso da una meda di 1,726 euro/litro di metà gennaio agli odierni 1,628 euro, in calo del -5,7%.
Al netto del peso della tassazione sui carburanti e degli altri fattori che incidono sulla formazione dei prezzi alla pompa, questi numeri attestano ancora una volta le anomalie del settore petrolifero, con i listini di benzina e gasolio che salgono immediatamente al crescere del greggio, ma non calano proporzionalmente quando le quotazioni del petrolio crollano – denuncia il Codacons – Una situazione che genera in ingiusto danno economico agli automobilisti, nonostante vi siano ampi margini per una più corposa discesa dei prezzi praticati ai distributori”.

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