In occasione della Giornata Mondiale degli Alberi, che si celebra il 21 novembre, scopriamo la straordinaria storia di uno degli alberi monumentali più importanti d’Abruzzo: il “Re” Faggio di Camporotondo, situato nel Comune di Cappadocia.
Con i suoi 45 metri di altezza e una circonferenza del tronco di ben 4 metri, questo maestoso esemplare di Fagus sylvatica L. si è guadagnato il primo posto come albero più rilevante della regione.
A parlare è Alfonso Gargano che afferma: “Quando ho un attimo di tempo, mi piace fare piccole ricerche di interesse locale”. Ed è così che, consultando il sito del Ministero delle Politiche Agricole (MASAF), ha trovato l’elenco aggiornato degli Alberi Monumentali d’Italia per il 2024. Quest’anno, infatti, il censimento nazionale conta ben 4.288 alberi, di cui 293 si trovano in Abruzzo.
Un tesoro naturale nella Valle di Camporotondo
Il faggio di Cappadocia non è solo, ma è circondato da altri esemplari monumentali come abeti bianchi e aceri di monte, tutti censiti nel registro e situati nella suggestiva Valle di Camporotondo, a 1574 metri sul livello del mare. Questi giganti verdi, che sfidano il tempo e le stagioni, formano un patrimonio naturale di inestimabile valore, ammirato da appassionati e studiosi.
Gli alberi monumentali della Marsica
Oltre al faggio di Cappadocia, anche altri comuni della Marsica ospitano alberi monumentali. Avezzano, ad esempio, è sede di un imponente pioppo nero alto 22 metri situato a Villa Torlonia. Altri alberi notevoli si trovano a Civitella Roveto, Collelongo, Gioia dei Marsi, Lecce nei Marsi, Magliano, Massa D’Albe, Sante Marie, Scurcola Marsicana e Villavallelonga.
Ogni albero rappresenta un pezzo di storia e un simbolo di resilienza, contribuendo al paesaggio unico della Marsica. Un patrimonio da esplorare e preservare