Il ruolo della donna nella nostra società, se ne è parlato l’8 marzo a Tagliacozzo

Tagliacozzo – Un’intensa riflessione si è svolta lo scorso 8 marzo nella Sala consiliare della Città di Tagliacozzo sul ruolo femminile nella presente società. Il dibattito che ha visto una numerosa e qualificata partecipazione di pubblico è stato organizzato dal neo Assessore alle politiche sociali Alessandra Di Girolamo ed è stato aperto con il saluto di benvenuto da parte della Presidente del Consiglio Anna Mastroddi.

Molto seguite le testimonianze delle relatrici coordinate dalla Dott.ssa Maria Zaccone Volontaria dell’associazione Tribunale del Malato.

Ha esordito la Prof.ssa Maria Teresa Letta, Vice presidente nazionale della Croce Rossa Italiana, che ha parlato dell’intensa attività di volontariato svolta dalle donne: “un volontariato silenzioso, autentico, che non cerca onori, ma che arricchisce grandemente le persone in esso impegnate”.

La Prof.ssa Patrizia Marziale, dirigente dell’Istituto onnicomprensivo “A. Argoli”, ha fatto un interessante excursus storico sul tema della donna e la scuola. Ha parlato della lunga lotta per la conquista del diritto all’istruzione. Dalle prime tre donne laureate in Italia, tra i secoli XVII e XIX, alla fulgida figura di Maria Montessori, fino a giungere all’odierno superamento numerico nelle università, nell’insegnamemto a tutti i livelli e nei campi di ricerca culturale del genere femminile rispetto a quello maschile.

Anche l’Arma dei Carabinieri è donna a Tagliacozzo e la Capitano Silvia Gobbini ha voluto rivolgere un breve saluto ricordando l’importanza della celebrazione dell’8 marzo e il prezioso contributo di arricchimento delle donne all’interno della Benemerita in fruttuosa sintonia con il lavoro svolto dagli uomini.

Interessante relazione storico-teologica è stata fatta da Suor Aloisia Ranalletta, Superiora delle Suore di Carità di Santa Giovanna Antida sul tema Donna e Chiesa. Su 36 dottori della Chiesa (titolo onorifico attribuito alle personalità religiose che hanno mostrato particolari doti nella dottrina, nella fede e nella riflessione teologica) solo quattro sono donne: Teresa d’Avila e Caterina da Siena volute da Paolo VI negli anni ‘70, Teresa di Lisieux nel ‘97 da Giovanni Paolo II e Ildegarda di Bingen proclamata dottore da Benedetto XVI. Quindi la Superiora ha ripercorso tutte le fasi del vivace dibattito sul ruolo della figura femminile nell’istituzione ecclesiastica: dalle riflessioni scaturite con e dopo il Concilio Vaticano II ai documenti pontifici quali la Mulieris Dignitatem di Giovanni Paolo II. “La donna porta l’armonia – ha concluso – e porta la fede come Maria porta Gesù”.

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