Celano – “Vorrei fare un accenno sulla situazione catastrofica della sanità marsicana, lo faccio dopo le tante vicende accadute nell’ultimo mese e dopo le tante denunce arrivate da politici, sondaci e persone più importanti, nel senso che do sempre precedenza a chi ricopre un ruolo ben definito che nello stesso tempo ha tutte le carte in tavola per parlare“.
Si apre così il comunicato di Vittoriano Baruffa, segretario di Rifondazione Comunista Celano, che scrive in merito alla gravosa situazione della sanità marsicana, denunciando le malefatte e le mancanze che hanno portato a tale risultato, sia nella vecchia che nella nuova dirigenza.
“La mia fede politica mi porta comunque a non rimanere mai zitto, specialmente se si tratta di denunciare i misfatti e le porcherie che direttori e politici di grado perpetrano ai danni delle povere persone, ai danni soprattutto di noi Marsicani.
Che dire, il problema della sanità marsicana è un problema che ci portiamo dietro da tanto, e sarebbe falso accusare gli attuali amministratori di tutto ciò, perché da sempre la politica regionale ha tolto al pubblico per rimpinzare il privato dal Centro destra al Centro Sinistra, ma nessuno può vietarmi o vietarci di additare gli attuali dirigenti della ASL e gli attuali governanti Regionali di assoluta incapacità”.
Continua poi Baruffa: “Ci mancherebbe nessuno si aspettava un tale flagello, posso capire oltremodo il periodo iniziale, ma la seconda ondata era facilmente prevedibile e un minimo di organizzazione ce lo saremmo aspettati, perché vedere le persone morire fuori il pronto soccorso di Avezzano fa male, vedere le nostre persone fare bisogni nei secchi fa male, vedere i nostri Nonni trattati senza il minimo di decenza fa male, fa male e mi fa arrabbiare ancora di più vedere l’arroganza di lor Signori che comandati a bacchetta dal nostro caro Presidente e da una logica di partito a cui impedisce anche Salvaguardare la salute di noi cittadini, in questo caso i Marsicanesi come ci chiama affettuosamente il caro Presidente, se ne fottono altamente di ascoltare tutte le voci di denuncia e vanno avanti nel loro disegno catastrofico”.
Prosegue poi sulla decisione dei sindaci in merito al commissariamento della Asl 1: “Già nel documento non firmato al Castello Orsini, (documento firmato da alcuni Sindaci che prevedeva il commissariamento della Asl 1 del meritato declassamento del direttore), di diversi Sindaci, tra cui il mio, la maggior parte dei cittadini e dei consecutivi loro concittadini si sono sentiti traditi, traditi da una logica di partito che non fa vedere oltre ,oltre dove la prima cosa dovrebbe essere la Salute pubblica.
Per carità con questo non voglio dire che il loro è stato un attentato alla salute pubblica, ma ogni tanto un po’ di attributi non guasterebbero.
Hanno poi deciso per una contromossa con l’affidamento al direttore, che con il suo lauto compenso non è in grado di fare il suo lavoro, un motivo in più per commissariarlo.
Non amo molto i commissariamenti, ma in situazioni di vera e propria emergenza se non si ha la decenza di fare un passo indietro, chi sbaglia dovrebbe pagare, dovrebbero pagare perché dopo tutto hanno avuto la faccia tosta di fare un’indagine interna ai danni del personale dell’ospedale di Avezzano, che ha denunciato dei veri e propri supplizi che le nostre persone stanno vivendo in una nota trasmissione TV, dovrebbero pagare perché a noi Marsicani hanno fornito un bel tendone da circo per i malati Covid con ospedali fermi e nuovi di zecca nei dintorni, dovrebbero pagare perché dovrebbero comprendere che la Marsica si trova in Abruzzo e non merita certamente tutto questo, spero che si faccia qualcosa subito e al più presto prima che sia troppo tardi.
Fa poi un un plauso, con un messaggio di vicinanza al personale dell’ospedale di Avezzano: “Rinnovo i miei complimenti a tutti i Sindaci e le persone che stanno lottando per far sì che si arrivi ad una soluzione giusta e celere per tutti, e porgo la mia vicinanza e quella del partito al personale dell’ospedale di Avezzano che ha subito vessazioni, minacciandoli addirittura di essere licenziati, siamo con voi e se ce ne sarà bisogno siamo pronti a tutto, ovviamente sempre ed in totale sicurezza.
È un virus subdolo, che per altro ha colpito me è tutta la mia famiglia poco tempo fa e non è semplice superarlo, appunto per questo c’è bisogno di più sicurezza e meno negazionisti, c’è bisogno di unità di intenti, un’appello che spesso ho indirizzato ed indirizzo ancora anche all’amministrazione della mia Celano e all’opposizione”.
Conclude così: “Spero oltremodo che la scelta di usufruire della Clinica “L’Immacolata” con 67 Posti Covid sia una scelta ponderata, anche perché nella prima ondata se non ricordo male fu evitata tale decisione prima per un parere di incompatibilità della struttura, e poi proprio per non rischiare di accendere altri focolai e lasciare la Clinica ad altre patologie, scelta che oggi dopo 5 mesi sembra pressoché scomparsa, come sembra del tutto cambiato il parere sullo screening di massa che da domani sarà effettuato sulla nostra popolazione per tentare di intercettare casi di Covid.
Dico questo perché un mese e mezzo fa sembrava una proposta fuori ogni logica a detta dell’amministrazione, una scelta sconsiderata e priva di ogni fondamento scientifico a detta anche del medico responsabile, una cosa pressoché inutile.
A distanza di un mese e mezzo vorrei capire le dinamiche che hanno portato a questo cambio di opinioni, non ho mai criticato tanto per, soprattutto nel corso di questa pandemia, ma se si vuole collaborazione, frase con cui spesso ci si riempie la bocca, si dovrebbe accettarla ogni tanto e non pensare al Marchese del Grillo, io sono io e voi…buon lavoro a tutti“.
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