Avezzano – Il tenore abruzzese Aleandro Mariani, all’esordio come protagonista in una grande opera, mattatore al Teatro Alighieri di Ravenna con Cavalleria Rusticana, tornata sul palcoscenico dopo 21 anni e al debutto venerdì sera con il tutto esaurito e 15 minuti di applausi. A interpretare magistralmente Turiddu il giovane Mariani, nato ad Avezzano 28 anni fa, con alle spalle una carriera agonistica come slalomista nello sci alpino, che ha deliziato la platea con una voce talentuosa e possente e una straordinaria presenza scenica.
Alla luce di questo esordio, il talento marsicano, curato dal vocal coach Paola Leolini, ha davanti a sé un roseo futuro. “Sono molto felice, con quest’opera ho un legame veramente forte”, ha spiegato Mariani, che si è laureato al conservatorio di Santa Cecilia a Roma ed ha frequentato l’omonima accademia e quella lirica di Osimo.
“È stato emozionante esibirmi nel Teatro Alighieri di Ravenna dove ho trovato un ambiente familiare fatto di grandi amici con una grande professionalità. Oltre per le persone e la storia che lo rappresentano, questo teatro è unico per il fatto che capita, a volte, anche di avere il Maestro Riccardo Muti in sala ad ascoltare le prove, dedicando il suo tempo prezioso a noi giovani, dandoci consigli e spronandoci a dare il massimo. Grazie a tutti e viva Mascagni”, ha concluso Mariani.
Il talento abruzzese, nella sua giovane carriera, ha rappresentato l’Italia a Panama, poi in Cina con una tournée di 14 tappe, ha anche cantato per i militari italiani sul fronte libanese nella missione Onu e ha chiuso con un’esibizione lirica il padiglione Italia a Milano Expo 2015.
Molto apprezzata, venerdì sera, la verve innovativa con cui ha messo in scena lo spettacolo Cristina Mazzavillani Muti, presidente della Fondazione Ravenna Festival, che ha curato regia e ideazione dell’intero progetto che si completa con Pagliacci, in scena sabato sera, e Tosca, ieri sera, proponendo una scenografia e un gioco di luci che hanno fatto rivivere un emozionante territorio siciliano.
Le tre opere saranno in replica, alternandosi, fino al 26 novembre. Proprio la Mazzavillani Muti, moglie del grande maestro e scopritrice di giovani talenti, ha voluto fortemente Mariani nella sua squadra. Da sottolineare che l’ultima volta, 21 anni fa, questa opera era stata eseguita proprio al teatro Alighieri di Ravenna, dallo stesso maestro Muti e con interpreti stellari come Jose Curà e Waltraud Meier.
In Cavalleria Rusticana, in una Sicilia visionaria ricostruita dalle proiezioni, la vicenda di passione e tradimento è divampata rapida e mortale il giorno di Pasqua, nello spazio chiuso tra la chiesa e l’osteria. Con quest’opera, ispirata a una novella di Verga e a cui la fama di Pietro Mascagni fu da allora indissolubilmente legata, il compositore vinse il concorso dell’editore Sonzogno del 1888 per un’opera in unico atto.
Di spessore l’esibizione di Anna Malavasi e Antonella Carpenito, rispettivamente Lola e Mamma Lucia, mentre Santuzza, futura sposa di Turiddu, è stata interpretata superbamente da Chiara Mogini, vincitrice del 69° Concorso Comunità Europea per giovani cantanti lirici “Adriano Belli” di Spoleto.
I panni di Alfio li ha vestiti Oleksandr Melnychuk, solista dell’Opera nazionale ucraina al proprio debutto italiano. La trilogia cade a conclusione della XXVIII edizione di Ravenna Festival e maratona lirica del teatro in musica “sull’orlo del Novecento”. Le prossime repliche sono: Cavalleria Rusticana (21 e 24 novembre), Pagliacci (22 e 25 novembre), Tosca (23 e 26 novembre).