Impianti pubblici gestiti come privati. Il pubblico che fa la concorrenza al privato

Di Matteo, De Cesare e Lucarelli fanno il quadro sulla situazione dell'affidamento degli impianti sportivi di Avezzano in cui la legalità sembra un miraggio lontano
Avezzano. Le strutture pubbliche dello sport di Avezzano gestite come se fossero private. È questo il quadro della situazione generale degli impianti sportivi della città secondo i rappresentanti delle società che si sono unite per presentare un progetto unico per la gestione della piscina comunale di Avezzano.
“Strutture utilizzate per dieci, venti e trent’anni con il pagamento di canoni irrisori all’amministrazione comunale”, dice il proprietario della palestra Metrò di Avezzano, “a dispetto di chi paga 40 mila euro di affitto all’anno. E poi alle strutture dove la convenzione è solo per il nuoto, si fa invece di tutto. Anche il fitness e il ballo. Come è possibile?”. Non usano mezzi termini Lucarelli, Nazzareno Di Matteo della Pinguino e Lorenzo De Cesare della Pineta.
“Tutta questa mancanza di trasparenza, questa incertezza con cui si gestiscono gli impianti”, spiega De Cesare, anche ex amministratore comunale, “danneggia i cittadini di Avezzano. Anche il Tar ha bacchettato il Comune, dopo che ha impiegato quasi quattro anni per elaborare un bando per il rinnovo di una concessione scaduta da anni. Sulla vicenda della piscina comunale abbiamo presentato un esposto in Procura e uno all’autorità nazionale anticorruzione. Saranno gli organi competenti a decidere se le cose sono state fatte seguendo le regole o meno. Già nel 2014 chiesi al Comune a che punto era un eventuale bando. Manifestai l’interesse per la gestione e a distanza di due anni è stata fatta la procedura per raccogliere le manifestazioni di interesse. Sono passati due anni. E il sopralluogo per prendere visione dell’impianto è stato fatto in piena estate. Dopo contatto confusi in cui ci veniva detto che c’era impossibilità di entrare perché la Fin non ridava le chiavi. Per non parlare del fatto che un privato paga di più di acqua rispetto a un impianto come quello di Borgo Pineta. Dove si paga una cifra forfettaria che di poco supera un migliaio d’euro”.
L’assessore allo Sport, Fabrizio Amatilli, intanto ha annunciato che martedì ci sarà l’apertura delle buste della gara per la concessione. Due i progetti. Uno pinguino-metro-pineta, l’altro del Centro Italia Nuoto che gestisce attualmente l’impianto di Celano. “Sulla piscina si può investire tanto, in termini di ammodernamento per uscire dal solito provincialismo in cui si rinchiude sempre Avezzano”, dice Di Matteo, “in questi anni non si è mai parlato di impianto fotovoltaico o di energia solare. Non sono stati fatti investimenti come invece hanno fatto completamente da soli i privati”. Durante l’incontro con la stampa si è anche sottolineato come ad Avezzano chiunque vuole organizzare corsi sportivi lo fa un po’ ovunque. Addirittura nelle palestre delle scuole pubbliche, comunali e provinciali. Senza alcun controllo, senza il rispetto delle regole. Tutto in nero. Una concorrenza sleale per chi invece paga regolarmente le tasse, fa investimenti e offre servizi professionali.

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