Ci sono immagini che, anche a distanza di decenni, non possono non commuovere o, quanto meno, generare un moto di empatia. Esattamente ciò che accade quando ci si trova dinanzi a fotogrammi che raccontano una tragedia come quella del terribile terremoto che devastò Avezzano e la Marsica il 13 gennaio del 1915.
Nella foto, conservata presso gli archivi della Biblioteca Nazionale Francese, è ritratto un piccolo gruppo di cittadini sopravvissuti ai crolli di Avezzano. Una fotografia che racconta la sofferenza di chi, nonostante tutto, era ancora vivo. Paglia sparsa per non stare a contatto con il suolo gelido, un riparo sotto al quale una donna siede su materassi recuperati chissà dove, degli uomini attorno.
Forse fanno parte della stessa famiglia, forse no. Ma sono insieme, in qualche modo. Si danno supporto e, probabilmente, un po’ di aiuto reciproco. Attorno a loro solo macerie, case frantumate e una città che non esiste più. Una fotografia che ha cristallizzato un frammento di vita che arriva a noi da più di un secolo fa.