In ricordo del pastore Nicola: “Mancherai anche al Monte Sirente che rallegravi coi tuoi fischi”

In ricordo del pastore Nicola: "Mancherai al Monte Sirente che rallegravi coi tuoi fischi"

CelanoNicola è scomparso lo scorso mese di ottobre a causa di una malore improvviso e inaspettato. Nicola era arrivato dalla Romania parecchi anni fa e si era stabilito nella Marsica, iniziando a lavorare con le greggi, accanto a Tonino Taccone, pastore di Celano. Tra i due uomini è nata una bella intesa lavorativa e un’amicizia fraterna: Nicola era accolto e ben voluto a Celano e la sua scomparsa ha lasciato un grande vuoto.

A ricordare la figura del pastore Nicola, un rumeno ma marsicano a tutti gli effetti, è stato Giancarlo Sociali, appassionato conoscitore delle tradizioni dei nostri territori, legato alla preziosa cultura della transumanza, inserita nel 2019 dall’UNESCO nella Lista del Patrimonio Culturale Immateriale. Giancarlo ha condiviso ricordi legati a Nicola che definisce “uno dei pochi veri pastori“. Nicola, scrive Sociali, “sapeva fare il pastore, che per lui era, oltre che un lavoro una vera passione“.

Ricordare Nicola è importante, per Giancarlo Sociali, ma anche per chi riconosce nel mestiere del pastore una profonda rilevanza sociale, storica, tradizionale, antropologica, territoriale. Nicola, poco prima di morire, era tornato nel suo Paese d’origine per partecipare alle nozze di sua figlia, insieme a tutta la famiglia. Terminati i festeggiamenti, era tornato a Celano, accanto all’amico Tonino, a condurre le pecore al pascolo, ogni giorno. “Mancherai a noi tutti” scrive Giancarlo Sociali “e soprattutto al Monte Sirente che con i tuoi fischi tutto lo rallegravi“.

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