In ricordo dell’amico Gianluca Tarquinio “Uno di noi”

Cosa significa per noi insegnanti della Scuola Media di Avezzano “Alessandro Vivenza” la perdita di un amico che per anni ha condiviso un cammino pieno di relazioni, esperienze,sogni e soprattutto il piacere di fare ed ascoltare musica? Non è facile raccontare un percorso esistenziale intessuto di ricordi non iscritto esclusivamente in un rapporto professionale.Per Gianluca la musica era sinonimo di vita da amare profondamente e da trasmettere alle nuove generazioni insieme al tenace attaccamento alle proprie radici culturali.

Le continue e minuziose ricerche non solo personali ma anche a sfondo didattico per conoscere,valorizzare e conservare le tradizioni nelle” Bande”dei Paesi della Marsica omaggiavano idealmente un fare musica fruibile da tutti perchè inserita nel contesto del vissuto quotidiano:feste patronali, matrimoni,nascite,eventi ricreativi o di riflessione e mestizia.I suoi studi, anche se rivolti in modo primario al territorio,si aprivano ad un respiro più ampio quando esaminavano i vari inni nazionali intesi come simboli sonori dell’identità dei popoli. Con i suoi alunni per lungo tempo si è soffermato sull’Inno di Mameli considerato il Canto degli Italiani, ripercorrendo alcuni degli episodi salienti del Risorgimento.

Tuttavia reputò sempre l’iconografia musicologica utile alla ricostruzione storica delle comunità locali.Sia la musica folcloristica che quella classica,era per il nostro Gianluca, risposta ad un bisogno pratico e nel contempo spirituale.Una necessità individuale e collettiva adornare la vita con l’armonia.L’eredità più importante lasciata sia a livello educativo che umano è nella vivacità del suo sguardo desideroso di bellezza. Reinterpretare il mondo mutevole delle sensazioni per creare lirica musicale significava per lui ascoltare lo “stupore” e farne un linguaggio di suoni che si fanno parole e colori.

Attingere ad inediti conservati negli archivi pubblici e privati, oltre a permettere la conservazione della tradizione, doveva essere uno stimolo per i giovani ad ulteriori studi ed approfondimenti.La sua scomparsa improvvisa ed inaspettata sgomenta e addolora coloro che lo ebbero per amico.Che la sua dipartita sia confortata dal saggio di Torquato Tasso:”Quella della musica è una delle tre vie per le quali l’anima ritorna al cielo”

   Maria Assunta Oddi

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